Film divertentissimo, ma solo per chi sta al gioco e non lo prende troppo sul serio. Il gioco è quello di prendere il cinema americano di serie B e C degli anni '70 e '80 e farne un calco. La fotografia, dell'ottimo Jimmy Lindsey è sgranata, i colori sbiaditi. Qua e là persino la pellicola sembra rovinata. Le ambientazioni, al confine tra Messico e Texas sono d'altri tempi: case diroccate, piazze deserte e arse dal sole, una cittadina, o quel che ne resta, degradata e deturpata dalla corruzione. La storia è di quelle straviste, anzi è una sintesi delle storie improbabili che percorrevano il cinema d'azione d'altri tempi. Machete (interpretato dal bruttissimo Danny Trejo) è un federale caduto in disgrazia e incastrato dal terribile boss Rogelio Torrez (Steven Seagal, imbolsito eppure sempre armato di spada). Gli uccidono la moglie e lo torturano, lui si vendicherà di tutti, compreso del politico corrotto interpretato da Robert De Niro. Rodriguez dirige e monta con la complicità del sodale Ethan Manquis calcando parecchio su toni e personaggi che con autoironia giocano col proprio ruolo nella storia del cinema. Così se Robert De Niro, nei panni del politico in campagna elettorale scimmiotta, anche nella parlata texana e nei modi da cowboy razzista, l'ex Presidente George Bush, Don Johnson e Steven Seagal, uno più spietato dell'altro, fanno il verso ai personaggi che affrontavano un tempo. Su tutto il cast brilla la stella di Danny Trejo, faccia incredibile da brutto ceffo (il ragazzo, prima di essere scoperto dal cinema si è fatto parecchi anni di prigione), una lunga gavetta di comprimario in film medi e mediocri e attore di secondo piano almeno in un capolavoro, il magnifico Heat – La sfida di Michael Mann, dove era uno degli affiliati della banda di Robert De Niro. Trejo, non parla quasi mai ma, col “fascino” da cavaliere solitario, farà colpo sulle bellissime Michelle Rodriguez e Jessica Alba, anche loro (soprattutto la Rodriguez, vera e propria eroina di serie B) a loro agio nelle atmosfere bollenti e scanzonate del film. ,Il film nasce da uno scherzo: originariamente infatti Machete era uno dei finti trailer che accompagnarono nel 2007 l'uscita dei due episodi di Grindhouse (A prova di morte e Planet Terror) firmati dallo stesso Rodriguez e da Quentin Tarantino. Il pubblico il successo di Machete, forse più dei film che accompagnava, da costringere Rodriguez a gonfiare il corto fino a farlo diventare un lungometraggio. Machete è un'operazione nostalgica non nuova, ma almeno coerente per un autore come Rodriguez, regista versatile, capace di passare dai film per bambini agli horror più truculenti, ma con una predilezione verso un cinema fatto di uomini, facce e storie, con effetti ridotti al minimo.,Simone Fortunato

Machete
Gli hanno decapitato la moglie. Ora, con la complicità di una bella poliziotta, avrà la sua vendetta. E' Machete, l'eroe dalla faccia butterata e dalla lama sempre pronta.