L’European Film Academy, l’Accademia che assegna i cosiddetti “Oscar europei”, ha conferito ad Aleksandr Sokurov il Premio alla Carriera per il suo lavoro di regista, drammaturgo e direttore della fotografia.
Dopo la laurea in Storia, Aleksandr Sokurov inizia a realizzare diversi film e documentari televisivi e studia alla VGIK, la prestigiosa scuola di cinema dell’ex Unione Sovietica. Tutti i film diretti da Sokurov durante il periodo sovietico sono stati banditi in URSS. Uno dei suoi primi lungometraggi, Mournful Unconcern, viene presentato in concorso alla Berlinale nel 1987, e nello stesso anno La voce solitaria dell’uomo, il suo film d’esordio del 1978 proibito in URSS, vince il Pardo di Bronzo a Locarno e il premio Fipresci all’IFF di Mosca. Quando si tenne la primissima edizione degli European Film Award nell’allora Berlino Ovest venne nominato con I giorni dell’eclisse nella categoria “Miglior Film Giovane”. Un’altra nomination arriva nel 2001 con Elegia di un viaggio, questa volta nella categoria “Documentario Europeo”.
In seguito, Madre e figlio viene presentato in anteprima nel 1997 all’IFF di Mosca e riceve diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Tertio Millennio patrocinato dal Vaticano. Il film è seguito da Padre e Figlio, seconda parte di una trilogia ancora incompiuta, che vince il premio Fipresci a Cannes nel 2003.
Anche la tetralogia di Aleksandr Sokurov sugli effetti del potere riceve riconoscimenti internazionali: Moloch, su Hitler, è in concorso a Cannes 1999, dove viene premiato per la Miglior Sceneggiatura e viene inoltre nominato agli Efa. Il secondo, su Lenin, ovvero Taurus (di cui Sokurov è anche direttore della fotografia), è di nuovo in anteprima a Cannes nel 2001, e in Russia riceve i Nika Awards come Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Direttore della Fotografia. Il terzo, Il Sole (2005), sull’Imperatore giapponese Hirohito – ancora con Sokurov come direttore della fotografia – è in concorso a Berlino e premiato in Russia con il NIKA Award per la Miglior Sceneggiatura. Infine, il film Faust riceve il Leone d’Oro a Venezia nel 2011, il premio della Giuria Ecumenica e il Nika come Miglior Film.
Ha egualmente sbalordito cinefili e critici con il suo film in concorso a Cannes nel 2002, Arca russa, girato in un unico piano sequenza. Il film è stato nominato agli EFA e ha vinto il Nika per la produzione e i costumi. Sokurov ha inoltre ricevuto il Premio Robert Bresson a Venezia e il Premio Vittorio De Sica.
Nel frattempo ha continuato a realizzare documentari in Russia, in cui uno dei temi ricorrenti è il mondo militare dell’ex Unione Sovietica. Dal 2011 al 2016 è stato docente di cinema alla Kabardino-Balkarian State University nel Caucaso del nord dove ha aperto un laboratorio per i giovani filmmaker della regione. Per diversi anni con la sua fondazione “Example of Intonation” ha scoperto giovani talenti, raccolto fondi e lanciato film di nuovi registi. In quanto rispettato personaggio pubblico ha inoltre fondato un “Gruppo Sokurov per la tutela della Cultura e dell’immagine Storica delle Città Russe“.
Nel 2015, ha presentato in concorso alla Mostra di Venezia Francofonia, il suo film dedicato al Louvre durante l’occupazione nazista, premiato con il Fedeora Award.
Come scrittore e regista Aleksandr Sokurov continua ad essere una voce importante e di grande ispirazione per il cinema russo ed europeo, non solo da un punto di vista artistico ma anche per il suo coraggioso impegno a favore della libertà di parola, di espressione artistica e dei valori umani.
Sokurov sarà tra gli ospiti d’onore della 30ma Cerimonia degli European Film Awards, in programma il 9 dicembre a Berlino.
Massimo Gianvito
Il trailer di Francofonia, il più recente film di Sokurov: