Jeremy, designer, e Lola, proprietaria di un negozio di fumetti, sono una coppia di ragazzi come tante altre se non fosse che, su spunto di Jeremy, decidono di riprendere col cellulare ogni momento della loro relazione per poterlo poi rivedere anni dopo. O almeno questa è la motivazione che dà Jeremy (Syrus Shahidi). In realtà il vero obiettivo del ragazzo è poter mostrare i video al proprio padre malato terminale, per il quale la storia d’amore tra Jeremy e Lola era l’unica gioia in un quotidiano fatto di noia e sofferenza. Quando Lola (Charlotte Gabris) scopre il vero progetto si sente usata e tronca il rapporto,ormai senza più un briciolo di fiducia nei confronti di quel ragazzo che le ha mentito e non riesce a crescere. Jeremy è disperato, perché ormai follemente innamorato di Lola, e decide di riconquistarla inscenando, insieme ai suoi amici travestiti da super eroi, il rapimento di star dello spettacolo: il riscatto è la ragazza stessa.

Lola+Jeremy, opera prima della regista July Hygreck, è un film gradevole che cavalca l’estetica di pellicole come (500) giorni insieme di Marc Webb e Se mi lasci ti cancello di Michel Gondry. L’ispirazione è esplicita: oltre a citare Webb, Lola dichiara più e più volte il proprio amore spassionato per il celebre film di Gondry, il quale addirittura appare in cameo, se non fosse abbastanza chiara l’ispirazione del film. E di opere del genere vengono riprese diverse caratteristiche: il romanticismo alternativo ed esasperato, una fotografia e una regia molto connotati (con grande utilizzo di video da cellulari e grafiche che conferiscono al film uno stile molto pop), la costruzione dei personaggi, le location e soprattutto quel particolare tono di divertente leggerezza, pur nella drammaticità della situazione.

Purtroppo però, se da un lato il film è spontaneo, naturale, aderente al quotidiano e soprattutto si guarda con piacere, dall’altro la leggerezza assomiglia parecchio alla superficialità. Lola+Jeremy manca di consistenza e, sebbene parta bene, nel corso della storia spreca – purtroppo –il proprio potenziale, perdendosi nei lamenti di un Jeremy dal cuore spezzato. Anche la bella trovata dei rapimenti fatti dai supereroi si risolve negli impacciati tentativi di Jeremy e amici, senza riuscire mai a far veramente ridere. E quindi dopo la rottura tutto il film diventa un tira e molla (scritto male) tra i due protagonisti, dove tante idee vengono messe sullo schermo (come ad esempio il momentaneo desiderio di Lola di crescere e cambiare lavoro), ma non vengono sviluppate.

Nel complesso rimane un film piacevole da guardare, ma lontano dalla finezza dei predecessori esplicitamente citati.

Cecilia Leardini