Lou Bloom (Jake Gyllenhaal) è un sociopatico che gira di notte per Los Angeles. Non si droga ma ha uno sguardo allucinato; ruba qualsiasi cosa, dalle biciclette alle reti di recinzione, finché non incappa in un incidente stradale e in un operatore freelance che sta riprendendo i feriti mentre polizia e infermieri intervengono. A quel punto decide che quelle riprese saranno anche il suo business. Si procura una videocamera, riprende e comincia a proporsi. A fargli da mentore è Nina (Rene Russo, che è anche moglie del regista Dan Gilroy), che dirige i servizi giornalistici di una emittente della città e che deve a tutti costi lottare per gli ascolti del telegiornale delle 6 di mattina. La sua politica editoriale è spiegata molto semplicemente a Lou: “La perfetta apertura del nostro notiziario è una donna che scappa urlando con la gola tagliata in un quartiere bene”. Così Lou, che ha un ottimo occhio per le riprese, diventa il battitore libero preferito di Nina: da lei impara a cercare i delitti nelle zone abitate da bianchi ricchi, e al tempo stesso inizia a lottare con un rivale più anziano (Bill Paxton) per arrivare prima possibile sui luoghi del crimine, aiutato anche da un altro disperato e sottopagato (Riz Ahmed) che diventa il suo terrorizzato assistente.,Lo sciacallo è un'inquietante satira (tanto efficace quanto a tratti quasi urtante) sul giornalismo, sul mercato del lavoro, ma anche del costruirsi un’istruzione semplicemente navigando in Internet: Lou è una continua citazione di aforismi a poco prezzo a proposito di qualsiasi cosa, e il suo cinismo va di pari passo con la sua carriera, aiutata dalle richieste fameliche dell’emittente, con Nina disposta sempre a spostare più in su l’asticella. Gyllenhaal è impressionante in un’interpretazione di grande impatto, con gli occhi perennemente spalancati e voraci (e ossessioni che ricordano la follia del Travis Bickle/Robert De Niro di Taxi driver). Lou è realmente lo sciacallo, perfetto emblema di una società rappresentata dai suoi mezzi di informazione, pronto a sbranare qualsiasi cadavere pur di arrivare ai soldi e al successo, in un film che mette in mostra come gioielli maledetti i peggiori sentimenti dell’animo umano. E che fa apparire il cinico Kirk Douglas de L’asso nella manica o gli spietati dirigenti televisivi di Quinto potere come degli esempi di moralità: ma non è da escludere che se Billy Wilder fosse vissuto ai nostri giorni, il film l’avrebbe diretto lui stesso., ,Beppe Musicco

Lo sciacallo
Un operatore vuole arrivare il prima possibile sulla scena del crimine per poter vendere i filmati a un’emittente tv