Georgia fa la guida turistica nella natia Grecia, ma ha perso il kefi (la sua forza vitale) e le sue spiegazioni, accurate e puntuali, non riscuotono lo stesso successo di quelle, caciarone e ad effetto, di un suo collega, che così riesce puntualmente ad assicurarsi i gruppi migliori. Ma proprio quanto Georgia è sul punto di mollare tutto un viaggio con un assortimento di viaggiatori particolarmente bizzarro e un insolito e intraprendente autista metteranno in crisi le sue convinzioni.,La fortuna di Nia Vardalos, costruita sulla commedia etnica Il mio grosso grasso matrimonio greco, ha avuto alterne vicende negli anni successivi, causa la difficoltà di ripetere una formula basata sull’affettuosa messa alla berlina di usi e costumi molto local in un contesto super global come quello dell’America contemporanea.,Così, dopo qualche tentativo andato a vuoto la Vardalos tenta di ribaltare l’operazione costringendo il suo personaggio (una greca che, perso l’insegnamento universitario deve rassegnarsi a fare la guida turistica ad Atene e dintorni) a confrontarsi con l’atmosfera di internazionale ignoranza tipica delle vacanze di gruppo.,L’opposizione tra l’amore di Georgia per la sua cultura e la sua incapacità di trasmetterla in un modo che potremmo definire nazional-popolare è il motore di una serie di avventure tragicomiche, nutrite naturalmente dalla presenza sulla scena di viaggiatori a dir poco curiosi: ragazzotte in cerca di avventure, anziane cleptomani, ma soprattutto il saggio vedovo Irv (Richard Dreyfuss), per non parlare dell’eccentrico autista Poupi Kakas, che ha un debole per Giorgia.,Purtroppo tutti questi personaggi finiscono per restare delle semplici macchiette funzionali alle svolte del plot o alla creazioni di gag non sempre divertenti.,Non si va molto oltre il cliché in questa commedia etnica, con qualche indulgenza non necessaria alla volgarità. Peccato che alla fine il confronto tra la cultura un po’ astratta di Georgia e la banalizzazione demenziale dei tour omnicomprensivi popolari tra i turisti d’oltre oceano si sciolga nella scoperta da parte di Giorgia che per essere felici basta lasciarsi andare in una resa alla sensualità che coinvolge tutto il gruppo.,Luisa Cotta Ramosino,