Nel loro nuovo appartamento Andreas, Sandra, il piccolo Florian e Lassie si troverebbero anche bene se non fosse per la proprietaria che detesta i cani. In attesa che nasca il secondo figlio, Andreas e la moglie decidono quindi di portare Lassie dal principale di Andreas che ha una bella tenuta. Complice un losco giardiniere, le cose non vanno bene e durante una gita Lassie scappa decisa a tornare dall’amato Florian…

Lassie torna a casa è la nuova rivisitazione cinematografica del romanzo di Eric Knight del 1938 che, nel 1943, portò alla realizzazione del celeberrimo film Torna a casa Lassie che lanciò la carriera di Liz Taylor. Nel film di Hanno Olderdissen, la storia dall’Inghilterra si sposta in Germania ma l’ingrediente principale è sempre lo stesso, ovvero il forte e indissolubile amore reciproco tra lo splendido esemplare di collie e il piccolo Florian. Un film ovviamente per famiglie in cui, anche se si sa come andrà a finire, bambini e bambine rimarranno coinvolti nel seguire le avventure e le peripezie che Lassie – anche chi non ama i cani ne verrà conquistato – e il suo piccolo padroncino sono disposti a compiere per tornare insieme.

Lassie torna a casa sullo sfondo si arricchisce anche di altre vicende. Andreas, ad esempio, si trova disoccupato perché la vetreria in cui lavora, fallisce. Vediamo nascere poco a poco l’amicizia tra Florian e Priscilla, la nipote del principale di Andreas, Graf von Sprengel. Infine ci sono i forti dissidi tra lo stesso Graf e il figlio Sebastian. Tutti i problemi, ovviamente, si risolveranno in questo film che non è un capolavoro ma è godibile e in cui non mancano i “cattivi” – l’ottusa proprietaria di casa e il giardiniere di Graf che tenta di rapire Lassie – ma sono talmente goffi da far sorridere.

Aldo Artosin

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