La terra dei figli è ambientato in un futuro post apocalittico con i veleni che hanno minato l’esistenza dell’umanità. Un padre e un figlio vivono su una palafitta in una laguna e si arrangiano come possono. Alla morte del primo, il ragazzo si accorge di un quaderno con una serie di appunti. Nessuno, però, gli ha insegnato a leggere e così decide di andare oltre la chiusa di protezione alla ricerca di qualcuno che sappia raccontargli cosa il padre ha scritto…

Diretto da Claudio Cupellini (Una vita tranquilla), La terra dei figli è uno sci-fi distopico tratto da una graphic novel di Gipi. Il film colpisce prima di tutto per l’ambientazione scarna in cui l’ambiente palustre e lagunare, cupo e ostile, domina la scena. Cupellini racconta il viaggio di questo ragazzo senza nome (impersonato dal rapper Leon de la Vallée) che non è solo un percorso fisico ma è soprattutto esistenziale. Sapere cosa il padre ha scritto gli servirà per capire se il genitore (Paolo Pierobon) lo abbia amato o meno come figlio. Una domanda universale, senza tempo, e che esige una riposta, anche se ci si trova in un mondo che sembra aver perso la speranza. La terra dei figli è un film estremo; parla di solitudine, violenza e sopraffazione per la sopravvivenza. Parla di un’umanità che ha cancellato la sua memoria, i suoi ricordi e in cui il pensiero del passato e di quello che si è perso è visto come malattia. Ma un appiglio in fondo al tunnel c’è, ed è l’incontro del protagonista con la segregata Maria (Maria Roveran) con la quale, istintivamente, il ragazzo scopre che si può vivere anche in un modo più umano.

Forte di un soggetto e di una sceneggiatura convincente, Cupellini dirige bene il film  che – malgrado una certa lentezza nella parte centrale – tiene sempre desto l’interesse dello spettatore. Funziona anche il cast con la presenza di Fabrizio Ferracane (il feroce Arringo), Valeria Golino (la strega) e Valerio Mastandrea (il boia, uno dei pochi ancora in gradi di leggere). Presentato al Taormina Film Fest dell’anno scorso, il film è ora disponibile in dvd e sulle piattaforme streaming.

Aldo Artosin

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