Pedro Almòdovar è un “pezzo grosso” del cinema contemporaneo. Un grande provocatore, un personaggio vivo e una figura eccentrica a cui piace scandalizzare i benpensanti e dissacrare il dissacrabile. Un regista scomodo che spesso non esita a scavare nel torbido ma che altrettanto spesso sorprende per il lirismo e la sensibilità dimostrate in alcune sequenze di suoi film. E’ con questo spirito che vanno affrontati i film di Almòdovar, anche i meno riusciti. Con lo spirito di chi vuol bene alla realtà, ama la vita e a partire da un’ipotesi positiva giudica il tutto, anche un film che esplicitamente vorrebbe creare scandalo e contraddire l’esperienze più elementari. Vagliate tutto e trattenete ciò che vale. E del film di Almòdovar purtroppo poco vale e tutto sembra una grande occasione mancata. Se è vero infatti che molti sono i punti in comune con i capolavori del regista spagnolo (i recenti ‘Tutto su mia madre’ e ‘Parla con lei’), dalla costruzione narrativa, ai rimandi cinefili, al genere di riferimento (il melodramma), è anche vero che La mala educaciòn è molto più faticoso dei film precedenti. Macchinoso per un intreccio costruito secondo un complicato sistema di rimandi e flashback incrociati, il film, anche dal punto di vista della resa dei personaggi è un passo indietro rispetto alle grandi figure di ‘Tutto su mia madre’ e sostanzialmente immutabili nel tempo: nessun personaggio cambia nel corso del film né a livello affettivo né a livello mentale, come l’agghiacciante figura del prete che con gran disinvoltura indirizza le proprie attenzioni morbose dal maggiore al fratello minore. Personaggi costruiti a tavolino che attraversano un film che con una certa fatica cerca di tenere insieme troppe storie. Storie di pedofilia, di droga, di sesso, di violenza. C’è pure spazio per un sottofondo giallo e morboso. Mentre invece non c’è traccia dell’umanità di figure “che vedono il bene ma fanno del male” che tanto avevano segnato la produzione recente almodovariana. Tutto è gratuito, dato per scontato, persino le scene più crude di sesso e di violenza appaiono sotto forma di caricatura o di meccanismo. E così il peccato, non percepito più come tale, lascia spazio al semplice squallore.,Simone Fortunato

La mala educacion
Scarica in PDFPedro Almòdovar è un “pezzo grosso” del cinema contemporaneo. Un grande provocatore, un personaggio vivo e una figura eccentrica a cui piace scandalizzare i benpensanti e dissacrare il dissacrabile. Un regista scomodo che spesso non esita a scavare nel torbido ma che altrettanto spesso sorprende per il lirismo e la sensibilità dimostrate in […]