Il film invoglia molto: è tratto dall’omonimo romanzo di Philip Roth e sfodera un cast molto promettente: Anthony Hopkins nella parte del professor Silk, Nicole Kidman in quella di Faunia, Ed Harris nel ruolo dell’ex marito di lei, reduce dal Vietnam e disturbato psichicamente e Gary Sinise nella parte dello scrittore che riceve le confidenze di Silk e che funge da voce narrante. La storia ruota intorno alla figura di Silk, e al suo incontro con Faunia, una donna strana, fredda, che vive sopra una stalla dove fa la mungitrice e lavora anche come donna delle pulizie all’università. Il film da una parte si svolge intorno al rapporto tra queste due persone, molto diverse tra loro e alla passione di Silk, solo parzialmente corrisposta da Faunia, dall’altra parte indaga sulla personalità del protagonista e sul segreto che per tutta la vita ha tenuto nascosto e che si svelerà solo dopo la sua morte (e che non riportiamo, nonostante sia già stato strombazzato da molta stampa). Come abbiamo detto il film attira, ma l’impressione è quella di una trasposizione che dal libro al film diventi molto fredda e distaccata. Non aiuta neanche la bravura degli interpreti, forse poco adatti a interpretare la particolarità dei personaggi: tutti e due, anche nei momenti di maggiore impatto drammatico sembrano molto trattenuti e coinvolgono poco lo spettatore. Gli appassionati dei romanzi di Roth avranno di che discutere.,