Si è conclusa in gloria l’edizione “primaverile” della nostra rassegna milanese, LA FEBBRE DEL LUNEDÌ SERA. Ripartita, dopo alcuni mesi di stop, nella nuova sede di Skyline Multiplex, il nostro cineforum ha presentato – con il consueto tono informale e poco “ingessato” – 15 film in genere molto apprezzati. Alcuni amatissimi, come i film con “Febbre a 40°” (per citare un film cult): a cominciare dal leader assoluto, ovvero La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson, che con 40,8 ha fatto registrare uno dei voti più alti nei cinque anni di Febbre del lunedì sera. Subito dopo, però, altissimo e sorprendente il risultato di un bellissimo film italiano: Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni (da recuperare, se non lo avete ancora visto!), con 40,7. Sul podio un’accoppiata: Il diritto di contare di Theodore Melfi e Agnus Dei di Anne Fontaine, con 40,5. Quattro film che hanno battuto perfino un film molto amato (che ha ottenuto un voto comunque davvero alto come 40 spaccato…) come La la Land di Damien Chazelle, con cui avevamo inaugurato la nostra nuova stagione, proposto eccezionalmente in lingua originale; una scelta apprezzatissima, tanto che ci piacerebbe riproporla in qualche caso…
Ma dopo i magnifici 5, sono subito lì altri due film che hanno riscosso entusiasmo tra i nostri spettatori, come Lasciati andare del giovane Francesco Amato (con un Toni Servillo per la prima volta in una divertente commedia), con 39,9, e l’intenso Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan con 39,8. E poi a seguire gli altri che trovate qui a fondo pagina.
Tutti film che vi consigliamo di recuperare nelle tante arene estive che popolano l’Italia ma anche nei cinema “al chiuso” che recuperano in estate film dei mesi scorsi, per proporre il meglio della stagione che si avvia verso il periodo estivo; in cui comunque escono alcuni film importanti.
Dal canto nostro, vi anticipiamo che La febbre del lunedì sera ripartirà in autunno, dalla metà di settembre. Quindi, riponete il termometro ma non troppo nascosto, perché presto vi servirà ancora… E comunque, continuate ad andare al cinema: la Febbre del grande schermo non è di quelle che possano guarire…
Antonio Autieri