Janis (Titolo originale)
Usa 2015 – 107′
Genere: Documentario
Regia di: Amy Berg
Cast principale:
Tematiche: musica, successo, droghe
Target: adulti
La vita, la breve stagione del successo e la morte di Janis Joplin
Recensione
Janis è un bel documentario sulla vita e la carriera di Janis Joplin, nata nel 1943 nella città di Port Arthur, in Texas e morta 27 anni dopo a San Francisco. Avendo fin da adolescente problemi di autostima, specialmente per l’immagine che aveva del suo corpo, Janis Joplin si sentiva rifiutata dall’ambiente scolastico, dai suoi coetanei e probabilmente anche da genitori non molto espansivi. Questo la portò a rifugiarsi nella musica (dal film appare evidente il suo amore per il blues, che cantava spesso accompagnandosi da sola con la chitarra o con altri musicisti). Desiderosa di fuggire dall’ambiente conformista del Texas, Janis si trasferì prima ad Austin, sempre in Texas, e poi a San Francisco. Lì iniziò ad esibirsi in piccoli locali, acquisire fiducia in sé stessa e anche a venir notata per la sua clamorosa voce, diventando la solista di una piccola band, Big Brother and the Holding Company e portandola al successo. Tuttavia, Janis Joplin in quel periodo di scoperta della libertà, iniziò a fare uso di sostanze stupefacenti, una scelta da cui non riuscì più a liberarsi definitivamente. Influenzata dal blues degli anni 60, dalle canzoni di Aretha Franklin e Otis Redding, arrivata al successo per la sua voce sensuale e canzoni come “Piece of My Heart” e “Me and Bobby McGee”, scritta da Kris Kristofferson, la storia Janis è stata tuttavia segnata da scelte sofferte e la sua vita ci viene raccontata attraverso documenti di archivio video della cantante, interviste con i suoi fratelli, compagni di band, e altre persone che la conoscevano. Una voce narrante legge anche le numerose lettere che Janis aveva scritto a familiari e amici. Diretto dalla documentarista candidato all’Oscar Amy Berg, Janis è una bella, significativa e delicata biografia di Janis Joplin, che sfrutta al meglio le documentazioni video (memorabili le sue interpretazioni al Monterey Pop Festival del 1967 e a Woodstock l’anno successivo), ma anche che evidenzia come la mancanza di amici veri, una fragilità di carattere dovuta a una scarsa fiducia in sé stessa e la conseguente difficoltà a gestire la fama, l’abbiano portata all’abuso di alcool e droghe, una dipendenza da cui nessuno riuscì a salvarla. Un documento significativo per tutti gli appassionati di musica e per chiunque voglia saperne di più sulla musica pop americana di quel tempo. E le canzoni di Janis difficilmente verranno dimenticate.