Massacrato dalla critica americana come uno dei film più brutti degli ultimi anni, arriva anche in Italia l’ultimo film di Uwe Boll, il famigerato regista del pessimo, incomprensibile Postal. In effetti non è un bel vedere: il film, tratto da un videogame e forte di una coproduzione internazionale, di un budget elevato (si parla di più di 60 milioni di dollari) e di un cast di nomi noti anche se un po’ “bolliti” (Ray Liotta, Jason Statham, Leelee Sobieski, John Rhys-Davies, Burt Reynolds), sembra una brutta copia de Il signore degli anelli. E non stiamo parlando di un film mal fatto che trae ispirazione dalla trilogia capolavoro di Peter Jackson. No: il film è proprio un plagio de Il signore degli anelli. Stessa vicenda, eccezion fatta per l’anello; stesse inquadrature; stessi personaggi. C’è persino un sosia brutto di Legolas. Il resto è pura sciatteria: dialoghi ridicoli, effetti speciali vecchissimi e un cast spaesato se non fuori controllo. Imbarazzante su tutti il duello tra ‘Saruman’ Ray Liotta e ‘Gandalf’ John Rhys-Davies. L’unico a salvarsi dal naufragio è Jason Statham, rigido e inespressivo come sempre, ma che, alle prese con un ruolo impossibile a metà tra William Wallace e Aragorn, almeno ci mette il fisico e qualche scazzottata. Inevitabile il disastro al botteghino. 5 nomination per i Razzie Awards, i premi per i peggiori film dell’anno: Peggior Film, Peggior Regista, Peggiore Sceneggiatura, Peggior Attore non protagonista (al povero Reynolds: che brutta fine che ha fatto), Peggior Attrice non protagonista (la Sobieski). Alla fine ha vinto solo Boll, il terzo di fila dopo Postal (2007), e Tunnel Rats (2008) un thriller sulla guerra del Vietnam con protagonista un altro grande “bollito” di Hollywood, Michael Paré.,Simone Fortunato