Attore dalla carriera lunghissima, dai ruoli inscindibili ed essenziali nei i film interpretati, William Hurt verrà ricordato per la sua presenza elegante e composta, la sua capacità di rendere appieno personaggi dalla psicologia complessa, ma anche uomini semplici dotati di una significativa vita interiore.
Premio Oscar cone miglior attore protagonista nel 1986 per Il bacio della donna ragno di Hector Babenco, tre nomination come miglior attore (Figli di un dio minore nel 1987, Dentro la notizia l’anno successivo e A History of Violence nel 2006). Una carriera iniziata dopo gli studi di filosofia e la frequenza alla famosa Juilliard School di New York, un esordio nel grande cinema in un film di Ken Russell (Stati di allucinazione, 1980), poi il primo sotto la direzione di Lawrence Kasdan, Brivido caldo (1981) a fianco di Kathleen Turner, in una storia di tradimenti e delitti consumati nell’umido e torrido clima notturno della Florida. Con Kasdan avrebbe girato altri tre film: Il grande freddo (1983), un film che ha segnato una generazione per il modo in cui trattava il ritrovarsi di alcuni amici ultra trentenni per la morte di un loro coetaneo; quindi Turista per caso (1988), su uno scrittore di guide turistiche alle prese con problemi familiari. Poi la commedia brillante Ti amerò fino ad ammazzarti (1990), nella quale era un killer allucinato perennemente sotto l’effetto di droghe.
Ma sono tanti altri i film nei quali William Hurt è stato determinante (e varrebbe la pena rivederli tutti). Oltre a quelli già citati, vogliamo ricordarlo in un piccolo grande film di Wayne Wang del 1995: Smoke, accanto ad Harvey Keitel. Un film che ruota intorno a un negozio di tabacchi di Brooklyn e ai suoi clienti, una storia corale con personaggi di grande umanità, nella quale William Hurt spicca per talento e presenza scenica.
Bepppe Musicco