Con la morte il 25 marzo di Bertrand Tavernier (1941-2021), scompare una figura eclettica che è stata regista, sceneggiatore e critico cinematografico. Figlio del poeta René, si appassiona al cinema fin da piccolo per poi diventare critico cinematografico per Positif e per gli autorevoli Cahiers du Cinéma. Firma diversi libri sul cinema americano, di cui diventa un profondo conoscitore. E proprio il cinema americano influenza la sua cinematografia, a partire dal suo film di esordio, L’orologiaio di Saint Paul, tratto dal romanzo di Georges Simenon e vincitore del Premio speciale della Giuria a Berlino (film da cui parte il lungo sodalizio con Philippe Noiret). Ha sempre mantenuto una propria idea di cinema fortemente personale legata alla forza della sceneggiatura e all’importanza della recitazione. Vanta un palmarés di tutto rispetto: vincitore dell’Orso d’oro a Berlino per L’esca, miglior regista al Festival di Cannes per Una domenica in campagna e Leone d’Oro alla carriera a Venezia nel 2015.
Questo il ricordo del direttore della Mostra del Cinema di Venezia, Alberto Barbera: «Con Bertrand Tavernier scompare una delle figure più prestigiose e influenti della cultura cinematografica francese della seconda metà del Novecento. La cinefilia d’Oltralpe perde uno dei suoi simboli, il cinema uno degli autori più originali e apprezzati. Con i suoi articoli appassionanti e i suoi libri insostituibili, ha contribuito a cementare il nostro amore per il cinema americano. Ci mancheranno la sua intelligenza, la lucida e appassionata visione critica, la dedizione assoluta alla causa del cinema. E, naturalmente, i film che avrebbe ancora potuto realizzare, capaci di fondere lo spettacolo con i temi politici e sociali che lo appassionavano».
Ecco alcuni titoli della filmografia di Bertrand Tavernier:
L’orologiaio di Saint Paul (1974)
La morte in diretta (1980)
Una domenica in campagna (1984)
Round Midnight – A mezzanotte circa (1986)
La vita e niente altro (1989)
Daddy Nostalgie (1990)
L’esca (1995)
Ricomincia da oggi (1998)
Laissez-passer (2002)
La piccola Lola (2005)
Nella foto (labiennale.org): Bertrand Tavernier con il Leone d’Oro alla carriera assegnatogli nel 2015