Che con 200 milioni di dollari si possano fare grandi cose, è abbastanza evidente. Ma quando sul grande schermo appare il profluvio di colori, immagini e costruzioni fantastiche (in 3D e non) de Il grande e potente Oz viene veramente da chiedersi “ma come ci sono riusciti?”. Sam Raimi, grande regista di film horror (ma anche de L’Uomo Ragno!) certamente ha impiegato tutti i soldi messi a disposizione dalla Disney nel miglior modo possibile, in un film che, per creatività di costumi, scenografie ed effetti speciali, vedremo certamente tra i protagonisti della notte degli Oscar 2014. James Franco, con una brillantissima interpretazione, è Oscar Diggs, un prestigiatore da fiera di paese che si presenta come “Il grande e potente Oz”, girando per il Kansas e raggranellando qualche dollaro con trucchi da poco, promettendo eterno amore alle ragazze ingenue e abbindolando un pubblico di contadini. L’introduzione del film, che ambienta la storia nel 1905, apre in bianco e nero con uno schermo minuscolo, come se fossimo anche noi spettatori delle prime proiezioni di una lanterna magica. Ma nel Kansas i tornado sono molto frequenti, e quando Oz deve scappare da un innamorato geloso e forzuto che vuole spaccargli la testa, prende la mongolfiera senza accorgersi che si sta ficcando proprio nel ciclone che lo scaglierà dopo un incredibile viaggio, nel fatato mondo di Oz, dove viene accolto per quel grande e potente mago che (non) è. Ed ecco lo schermo si ingigantisce e l’angusto bianco e nero si trasforma nella più spettacolare parata di forme e colori che la fantasia possa immaginare (non senza qualche sussulto per lo stomaco, visto che la scena della discesa nelle rapide è degna di un’attrazione di Disneyland). Vedere la storia prendere forma è un piacere, per chi già ha avuto occasione di gustare il capolavoro di Victor Fleming del 1939: la città di smeraldo, il sentiero di mattoni gialli, la foresta; ma anche chi non ha mai visto Judy Garland e le sue scarpette rosse rimarrà conquistato dall’incredibile avventura capitata a questo giovane mascalzone, che all’inizio sembra solo volersi approfittare della situazione per poi pentirsi e schierarsi a difendere i più deboli dalle perfide streghe cattive (Mila Kunis e Rachel Weisz). Se mancano i personaggi classici del vecchio film, il leone, l’uomo di latta e lo spaventapasseri, altri personaggi accompagnano il giovane Oz: una scimmietta volante, una bambola di porcellana, la strega buona Glinda (Michelle Willliams). Il film è lungo, qualche bambino più piccolo potrebbe stancarsi un po’, ma la mancanza principale, a nostro parere, è che pur avendo a disposizione Danny Elfman, uno dei compositori di musiche e canzoni più creativi di Hollywood, nel film non compaia nessun numero musicale, che sarebbe quanto mai calzante, specie considerando le varie particolarità dei non comuni abitanti di Oz. Trascuratezza non da poco, ma che comunque non compromette la visione di una delle avventure più coinvolgenti e spettacolari che si siano ultimamente viste al cinema (astenersi da schermi di computer e download approssimativi, per favore!).,Beppe Musicco

Il grande e potente Oz
Un mago ciarlatano arriva in un regno fantastico dove tutti lo credono in grado di salvare il paese dal potere di due streghe maligne.