Anche le migliori intenzioni a volte producono effetti nefasti: i passeggeri di un treno salvato dal disastro dal supereroe Mr. Incredibile gli fanno causa per danni. Il governo, preoccupato per i continui risarcimenti, vara un programma per togliere i super eroi di mezzo, costruendo loro una nuova, innocua identità.
È questo lo spunto di Gli Incredibili, nuovo film della Pixar, la geniale casa di produzione californiana che ci ha abituato a film come Toy Story, Monsters & Co. e Alla ricerca di Nemo. La depressione di Mr.Incredibile, costretto al lavoro impiegatizio di assicuratore, è mitigata solo dagli affetti familiari (moglie e figli sono a loro volta supereroi in incognito) e da azioni eroiche nascoste. La sera, millantando partite al bowling, ascolta acquattato in auto le frequenze della polizia per intervenire dove c’è bisogno. Fino a quando gli sarà data l’occasione per tornare a rendersi utile, anche se in un modo imprevedibile (e che coinvolgerà tutta la famigia).
Gli Incredibili non è solo un film molto divertente e tecnicamente affascinante, con i suoi personaggi perfettamente descritti e realizzati digitalmente, ma è anche una significativa riflessione sui talenti ricevuti: come si fa a non intervenire per fare il bene quando si ha un dono straordinario, anzi, incredibile? E infatti lo scopo del cattivo che vuole distruggere la famiglia di Mr. Incredible (e che non a caso è un ammiratore che si sente tradito) è mascherato da un egualitarismo che vuole tutti appiattiti, e tutti incapaci di azioni grandi. Da non perdere.
Beppe Musicco