Compiuti i suoi ottant’anni, un miliardario decide di finanziare un film che lasci il segno sulle generazioni future. Per farlo ingaggia la pluripremiata ed eccentrica regista Lola Cuevas, che vede nei due attori Félix Rivero e Iván Torres gli interpreti perfetti dei protagonisti del film commissionatole, un adattamento del famoso romanzo Rivalidad. Tra i due però non corre buon sangue, e le stravaganze della regista unite a svariati incidenti sul set daranno vita a un’odissea produttiva capace di raccontare in modo esilarante vizi, virtù e deformazioni del mondo del Cinema.
Dopo Il cittadino illustre, presentato alla Mostra del Cinema nel 2016, i due registi argentini Mariano Cohn e Gastòn Duprat, tornati in concorso alla scorsa edizione 2021 della kermesse veneziana, rientrano con gran stile nel panorama della Settima arte narrando i retroscena delle produzioni cinematografiche mentre confezionano, a loro volta, un’opera pressoché impeccabile per estetica, ironia e potenza capacità di intrattenimento.
Il racconto di Finale a sorpresa – Official Competition è dunque innanzitutto un’operazione meta-cinematografica, e se il rischio di autocompiacimento è sempre dietro l’angolo, i due registi argentini riescono a raccontare il proprio mondo con tale leggerezza e ironia da non risultare mai derivativi o autoreferenziali: Lola Cuevas è una regista riconosciuta dalla critica internazionale e pazza abbastanza da far fare ai suoi attori esercizi di scena ai limiti del ragionevole. Felix e Ivan, da parte loro, rappresentano l’emblema dei due volti attoriali tipici del mondo cinematografico: intellettuale e presuntuoso il primo, viziato e sfacciato il secondo, insieme creano un mix letale in grado di generare sequenze e scambi di battute memorabili.
I tre personaggi guadagnano in spessore ed efficacia anche grazie alle straordinarie interpretazioni di Antonio Banderas, Penelope Cruz – qui più brava che mai – e Oscar Martinez, che si cimentano spesso in monologhi e gesti sfrenati atti a valorizzarne le indiscutibili qualità attoriali. Nell’ironia più intelligente si nasconde peraltro un’interessante riflessione sul potere che ha il cinema di plasmare mente e azioni degli uomini, sulla sua forza deformante e sulle derive disumane della brama di potere che spesso divora le grandi star. Sagace, divertente e ben eseguito, Finale a sorpresa si candida dunque ad essere uno dei film più originali e intelligenti visti durante questa stagione cinematografica.
Maria Letizia Cilea
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