In Fast X, Dom Torello e la sua numerosa famiglia allargata di amici devono difendersi dal desiderio di vendetta di Dante, figlio del boss Hernan Reyes, ucciso undici anni prima. Quello che Dom, però, non è pronto ad affrontare è il rapimento di suo figlio di 8 anni, Brian. La squadra è sempre al suo fianco impegnata in diverse battaglie anche contro l’Agenzia ormai corrotta e che vuole eliminarli definitivamente…

Famiglia, fede, onore sono i tre caposaldi attorno a cui si costruiscono le avventure di Fast X, l’ultimo capitolo della fortunatissima saga con Vin Diesel protagonista e che, per l’occasione, è stato diviso in due parti, come ormai è consuetudine per tutti i brand cinematografici che hanno fruttato miliardi di dollari di incassi. Il film non ha avuto una vita produttiva facile, visti i dissapori tra Diesel e il regista Justin Lin (che aveva diretto cinque film di Fast & Furious), poi sostituito da Louis Leterrier. Al di là di queste divergenze, gli ingredienti ormai si conoscono a memoria: inseguimenti, duelli, esplosioni, sparatorie, sfide automobilistiche, omicidi che hanno appassionato il pubblico di ragazzi più o meno ovunque. Il tutto condito con una dose di irrealismo che film dopo film ha raggiunto livelli inimmaginabili. Allo spettatore che guarda questa serie pirotecnica si chiede la totale sospensione del principio di realtà, come quando si è di fronte a un cinecomic  Marvel o DC Comics. Infatti, tutti i protagonisti della saga di Fast & Forious, ormai sono diventati icone da fumetto come moderni supereroi, con Vin Diesel – Dom Toretto che assurge quasi a guida mistica e “santa” della sua squadra e senza un briciolo di autoironia (e questo non è un aspetto positivo). D’altra parte è lui che riesce a salvare il Vaticano dall’esplosione di un ordigno gigante che rotola per tutti e sette i colli di Roma, attraversando Piazza del Popolo e Piazza Navona, dopo un inseguimento di circa mezz’ora…

La sceneggiatura di Fast X ci porta da Rio De Janeiro a Roma, da Napoli a Londra, dal Portogallo all’Antartide ma se gli effetti speciali sono di altissimo livello tecnologico, i dialoghi sono di una mediocrità sconcertante. Un po’ di verve in più la porta Dante, impersonato da Jason Momoa, un antagonista mentalmente squilibrato e sopra le righe che prova ad avere la meglio su Toretto & Co e che è forse il personaggio più interessante. Ce la farà a portare a termine la missione? La risposta in Fast X – Parte II ma bisognerà attendere il 2025 per vedere come andrà a finire. Curiosità per gli appassionati: il film si apre con un flashback dell’episodio V per ricordare il coprotagonista Paul Walker, morto nel 2013.

Stefano Radice

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