Da un certo punto di vista non è cambiato niente rispetto ai sei film precedenti della franchise Fast and Furious: forza bruta muscolare, auto che compiono inverosimili acrobazie (come saltare da un grattacielo all’altro), velocità esasperata e rischio, il tutto tenuto insieme da una grande amicizia e dalla volontà di tenere unita la famiglia. Purtroppo non ci si può scordare che Paul Walker non c’è più, a causa di un incidente stradale nel quale ha perso la vita, e il film si è potuto concludere solo con acrobazie di montaggio e la collaborazione dei fratelli di Walker, che hanno prestato corpi e voci. Lo spunto di questo episodio è dato da una parte dal nuovo cattivo di turno, Deckard Shaw (Jason Statham), ansioso di sterminare i responsabili del coma del fratello, dall’altra dall’amnesia di Letty Ortiz, che tutti credevano morta, a partire da Dominic, e che fatica a ricordare la sua vita con lui. In più Brian (Paul Walker) sembra che faccia fatica ad accettare di essere diventato marito e padre, e scalpita desiderando più azione nella sua esistenza. Ben presto saranno tutti accontentati: la banda viene assoldata da un’agenzia governativa segreta capeggiata dall’agente Petty (Kurt Russel), impegnato a ritrovare una giovane hacker che è stata rapita da un signore della guerra (Djimon Hounsou). L’azione vera inizia tra le montagne dell’Azerbaigian, con uno spettacolare lancio paracadutato con le auto, e inseguimenti a rotta di collo giù per dirupi impossibili. E non è che l’inizio di un film che gira mezzo mondo e ovunque lascia il segno (e quello tra i grattacieli di Abu Dhabi è sicuramente uno dei meglio realizzati, nella storia degli effetti speciali). Naturalmente si trova anche il tempo per una furibonda scazzottata tra donne, edifici che crollano sotto i colpi massicci di Wayne Johnson, razzi e granate fatte esplodere in volo in un duello auto contro elicottero. Un film nel quale si fa veramente fatica a rilassarsi fino all’ultimo minuto, nonostante le molte battute divertenti, gli ammiccamenti tra personaggi che si conoscono fin troppo bene e una regia che non commette errori (onore a James Wan, finora regista solo di film horror). Non sappiamo se ci sarà un ottavo episodio della serie, ma sicuramente non sarà più la stessa cosa, senza il sorriso di Paul Walker. Di certo dagli appassionati di Fast and Furious (e non solo da loro) non verrà dimenticato.,Beppe Musicco