Fall è ambientato in California. Dopo la morte del giovane marito Dan durante una scalata, la moglie Becky cade in depressione. Dopo un anno suona alla sua porta l’amica Hunter che le propone di arrampicarsi su una torre televisiva di 625 metri. Una prova apparentemente semplice che rischia di trasformarsi in tragedia…

Diretto da Scott Mann, Fall è quello che deve essere: un thriller con un buon livello di tensione che fa perno sulla paura dell’uomo per l’altezza e per il senso di vertigine che qui è ai massimi livelli e prende letteralmente allo stomaco. Nel film vediamo le due protagoniste per quasi tutta la durata essere abbarbicate sulla cima della torre impossibilitate a scendere. L’unico loro pensiero è come riuscire a tornare a terra con i cellulari senza campo, il drone scarico, in balia dei venti e degli attacchi degli avvoltoi. Hunter (Virginia Gardner) è più spavalda e sicura di sé mentre Becky (Grace Caroline Currey) è più spaventata e prudente ma anche caparbia. Fall non è certo un film di sceneggiatura – o di cast – ma di atmosfera in cui anche la torre con la sua imponenza, i suoi rumori sinistri e la sua precarietà, è un personaggio del racconto cui non manca anche un colpo di scena finale. Il film, ovviamente, non è adatto a chi soffre di vertigini.

Stefano Radice

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