Ultimo, solo in ordine di tempo, prodotto di una moda, quella dell'horror in presa diretta, ovverosia dell'horror ripreso attraverso l'occhio anonimo di una telecamera. L'horror vive di ondate di breve durata ma di grande impatto al botteghino. C’è stato l'horror giapponese e delle presenze soprattutto di giovani e giovanissimi in case possedute: il Ringu di Hideo Nakata che poi ha generato diversi seguiti, due remake americani e un numero spropositato di pseudo-sequel tra la fine degli anni Novanta e la metà degli anni Zero. Viviamo ancora le propaggini dell'horror radicale e pornografico di Hostel e Saw e da qualche anno si assiste al filone dell'horror che potremmo chiamare “verista”, inaugurato alla fine degli anni 90 dall'incredibile successo di The Blair Witch Project e ritornato in auge dopo il successo planetario del recente Paranormal Activity. Tanti titoli più o meno pessimi hanno cavalcato l'onda dell'horror “verista”: il dittico spagnolo Rec e il remake americano Quarantena, Il quarto tipo, mockumentary sui fenomeni paranormali, solo per citare i casi titoli più famosi. E ora Esp che riprende un'idea antica – un programma televisivo si trasforma in palcoscenico degli orrori – e la adegua alla moda. Il film ha pochissimo da offrire: con la scusa del verismo dell'operazione, i Vicious brothers forniscono una messinscena sciatta, con luce e immagini sgranate. Inoltre l'operazione, che sa troppo di già visto per risultare anche solo interessante all'occhio dell'appassionato di horror, è incongruente e inverosimile. I registi presentano all'inizio del film una finta intervista al produttore televisivo che presenta senza nemmeno troppi patemi il programma degli orrori, ricordando che nulla è stato tagliato o montato ma quello che si vedrà sarà il semplice girato in senso cronologico. Balle, ovviamente. Ma almeno in altri mockumentary di questo tipo (il già citato Il quarto tipo), si aveva il buon senso di salvare le apparenze e nei filmati finti si poteva forse avere il dubbio che ci potesse essere una qualche verità o che la storia dietro al film potesse essere ispirata a una storia vera. Qui nemmeno questo: il girato si trasforma da subito in un vero e proprio film con più macchine da presa e con un lavoro di montaggio e tagli alle spalle. L'unica novità apprezzabile del film, per quanto non una novità in senso assoluto ma circoscritta nell'horror verista, è lo smarrimento dei protagonisti da un punto di vista spazio-temporale e l'atmosfera claustrofobica che i registi riescono a trasmettere sul finale. Il che senz'altro aiuta la suspense e il clima di paura e angoscia che però né la sceneggiatura, né i colpi di scena e nemmeno il soggetto di questo film scombiccherato e banalizzante riescono a portare a compimento. ,Simone Fortunato

Esp – Fenomeni paranormali
Mentre girano la puntata di un programma televisivo su possibili fenomeni paranormali in un ex ospedale psichiatrico la troupe subisce degli attacchi da misteriose presenze.