È come una grande famiglia quella di Johnny Rooney (un Paul Newman tornato su livelli di grandissima eccellenza), dove ogni lieto evento ma anche ogni morte (perfino quelle provocate dalla gang stessa) vengono celebrate insieme, liturgicamente. Chi tradisce ne paga il prezzo. Dentro la “famiglia”, al figlio di sangue viene preferito il figlio di “elezione” Michael, killer dalla faccia buona che è legato al capo da eterna gratitudine. Ma quando suo figlio diventa testimone involontario di un omicidio (con scoperta del vero “mestiere” del padre), Michael e il bambino diventano un pericolo da eliminare, senza storie pur nel rimorso da “padre” del vecchio.,Una tragedia con i colori del noir, tratta da un celebre fumetto. Nella parte del protagonista Tom Hanks è misuratissimo. Il tema della paternità – rafforzato dal titolo italiano, al posto dell'evocativo Road to Perdition – è il filo rosso della storia, esempio di un cinema che guarda ai classici ma senza rinunciare a una sua modernità. Contestato da parte della critica “snob” a Venezia, è considerato in America (giustamente) uno dei film più importanti dell'anno.,Antonio Autieri

Era mio padre
Chicago, anni '30: in una gang guidata da un vecchio irlandese, un omicidio di troppo diventa l'inizio della fine. ,