Elemental (presentato al Festival di Cannes 2023) è una storia d’amore ispirata a Romeo e Giulietta, una storia di immigrati che lottano per sostenere una stabilità conquistata a fatica ma anche una parabola sull’accettazione e l’esaltazione delle differenze racchiuse nei personaggi del film. La trama di Elemental è in realtà sorretta da una ricerca da parte di amici per trovare e riparare una falla delle condutture, responsabile di causare inondazioni sempre più frequenti a Fire Town, alla periferia di Elemental City, la metropoli abitata dagli elementi naturali. I personaggi del film non sono difficili da descrivere: le persone del fuoco sono una sorta di fiamme umanoidi e quelle dell’acqua sono gocce umanoidi. Gli elementi di aria sono nuvolette e quelli di terra sembrano delle patate con le gambe e la chioma verde.
Ember Lumen è una ragazza del fuoco i cui genitori sono emigrati dalla Terra del Fuoco poco prima che lei nascesse. Nonostante la discriminazione che hanno dovuto affrontare da parte degli altri elementi (le fiamme, si sa, non sono molto simpatiche), la famiglia ha costruito un fiorente minimarket a Fire Town che Ember è destinata a ereditare. Peccato però che Ember non sia eccezionale nel servizio clienti, quando si arrabbia tende letteralmente a esplodere. Una di queste esplosioni fa volare Wade (che è un acquatico ispettore del Comune) fuori da un tubo scoppiato nel seminterrato del negozio. Nonostante la minaccia da parte di Wade di far chiudere il negozio per irregolarità idrauliche, questo episodio fa partire rapidamente la sequenza nemico-amico-innamorato, ma la famiglia di Ember accetterà mai la sua relazione con Wade? Lo sappiamo tutti, fuoco e acqua non vanno bene insieme.
Elemental offre alcuni momenti di animazione particolarmente felice mentre si svolge la relazione ancora agli inizi tra Ember e Wade. In un delicato montaggio in cui la coppia mostra i modi in cui possono giocare con la luce rifratta, Ember cambia i colori dei minerali tra cui salta e Wade salta sopra una fontana per creare un arcobaleno. Ma, altrove, la costruzione del mondo è troppo frettolosa e troppo vaga rispetto a quello cui la Pixar ci aveva abituati negli anni passati. Particolarmente affascinante è comunque una scena in un’arena sportiva in cui le nuvole si sfidano ad “air ball” e Wade guida file di elementi d’acqua in una “ola” che è proprio una vera e propria onda. Il film ha anche una situazione che sembra presa pari pari da Indovina chi viene a cena, in cui Ember incontra la famiglia di Wade, sequenza che suggerisce che il film riguardi davvero la differenza etnica, ma anche toccando i privilegi di classe (Ember si risente dell’insistenza di Wade sul fatto che possa intraprendere uno stage di design di vetro soffiato – dato che è ovviamente abilissima a fondere i metalli con il suo respiro – e rinunciare al negozio messo in piedi dalla sua famiglia con grandi sacrifici).
La questione però è che Elemental non sembra un film per bambini. Le tematiche saranno anche interessanti (anche se certe forzature del politically correct, come l’ormai irrinunciabile coppia omosessuale, ci sembrano messe lì solo per dovere), ma sembrano sviluppate per un pubblico più adulto (che di certo non andrà a vedere il film); e rispetto a capolavori come Toy Story o Alla ricerca di Nemo, il livello dell’animazione e della storia ci sembra che lascino un segno ben scarso nello spettatore.
Beppe Musicco
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