Deena Jones, Effie Melody White e Michelle Morris sono le tre cantanti del gruppo Dreamettes. Durante una gara annuale per giovani dilettanti di talento conoscono Curtis Taylor Jr. – un venditore di auto con il fiuto per gli affari e uno spiccato senso musicale – che propone loro di diventare le coriste del famoso cantante James “Thunder” Early.

Poco seguito dal pubblico italiano (in America, dove il genere musicale ha una lunga e affermata tradizione, questa pellicola ha riscosso invece un buon successo), Dreamgirls è un film tutto da guardare e ascoltare. Il regista Bill Condon porta con bravura sul grande schermo uno dei maggiori musical americani degli ultimi decenni, la storia delle Supremes, un gruppo femminile di Detroit guidato da Diana Ross che ebbe un successo straordinario negli anni Sessanta.

Ambizione e successo appunto, storie di amicizia e d’amore, tradimenti, la fama e la caduta, la disperazione e la rinascita. Tutto questo è Dreamgirls, tutto questo è il mondo della musica soul nel quale si snoda il film. Riesce difficile non lasciarsi trascinare dalle bellissime e appassionate canzoni che costellano tutto l’arco della trama (il soul, la musica degli americani di colore), di cui la maggior parte interpretate dagli stessi attori, due su tutte, la cantante Beyoncé Knowles, al debutto sul grande schermo (fino a non molto tempo fa leader del gruppo Destiny’s Child e ora con una carriera da solista: nel film c’è spazio anche per una sua canzone molto popolare, “Listen”), e Jennifer Hudson, bella e intensa la sua prova nei panni di Effie Melody White (Oscar e Golden Globe 2007 come migliore attrice non protagonista), la più talentuosa delle Dreamettes, che verrà però presto esclusa dal gruppo e che solo alla fine del film troverà la sua riscossa musicale oltre ché umana.

Sono soprattutto le interpretazioni degli attori che danno spessore alla storia: oltre alle già citate Beyoncé Knowles e Jennifer Hudson, spicca in particolare Eddie Murphy, magistrale nella drammatica interpretazione di James Early, cantante soul di successo (una specie di James Brown) ma con una vita privata condita da tradimenti e droga (per questa sua interpretazione Murphy ha conquistato il Golden Globe come miglior attore protagonista ed è stato candidato nella stessa categoria agli Oscar); e Jamie Foxx, che dopo la completa consacrazione ad attore di altissimo livello nel 2004 con Ray (che gli valse l’Oscar, il Golden Globe e il BAFTA come miglior attore protagonista) in questa pellicola dà volto all’ambizioso agente delle Dreamettes.

Finale un po’ troppo melenso (le tre ragazze di nuovo insieme per una specie di revival dei bei tempi andati), che non rende giustizia di un film e di una storia tutt’altro che superficiale. Oltre ai già citati, il film è stato inoltre premiato con il Golden Globe come miglior film musicale e l’Oscar per il miglior sonoro.

Cristiano Fieramonti