Non esistono più “cattivi”? La colpa di ogni catastrofe è delle multinazionali, organismi che assumono una propria personalità disgiunta da quella di chi le comanda? Così recitava “The Corporation”, un documentario uscito l'anno scorso sulla scia dei mockumentary alla Michael Moore. A distanza di un anno, il cinema di finzione riporta invece l'attenzione verso chi fa fallire il sogno americano, la grande corporazione dove ognuno trova la sua, seppur piccola, realizzazione. Spetta ancora una volta allo squalo Alec Baldwin (già visto nello stesso ruolo in Elizabethtown) assumere su di sé la colpa della disoccupazione che conduce ad un rapido impoverimento i due coniugi Jim Carrey e Téa Leoni. Niente più prato all'inglese, niente tata messicana, niente televisore iper tecnologico. Ma almeno le quattro mura della villetta devono rimanere di loro proprietà: a garanzia della stabilità psicologica del piccolo di casa! Così, quando arrivano le rate del mutuo non pagate, mamma e papà si improvvisano Bonnie & Clyde, sfoggiando una serie di costumi dei grandi ladri di Hollywood (non mancano le maschere dei presidenti alla Point Break). ,Due Robin Hood in un mondo alla deriva, dove i problemi irrisolti della nostra società (l'immigrazione e la disoccupazione) offrono il terreno per una serie di divertenti gag. Jim Carrey, nel ruolo dell'americano medio, offre un'interpretazione quasi trattenuta facendosi a tratti oscurare dalla sorprendente consorte, Téa Leoni, affascinante e spiritosa mogliettina modello. ,Intelligente e in alcuni momenti esilarante, il film sembrerebbe un'idea originale. In realtà Dick & Jane-Operazione furto è un remake di Non rubare… se non è strettamente necessario (1977) con George Segal e Jane Fonda.,Daniela Persico

Dick e Jane – Operazione Furto
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