Nel 1993 nel Tennessee (e questa purtroppo è una storia vera), tre ragazzini di otto anni uscirono in bicicletta e non fecero più ritorno: i loro corpi vennero ritrovati, legati, sul fondo di uno stagno. La caccia al colpevole che ne seguì portò, soprattutto per disinformazione e preconcetti, alla cattura di tre adolescenti, che furono giudicati colpevoli e imprigionati, a dispetto di prove insufficienti e di evidenti errori della polizia. Nel 2007 l’esame del DNA provò la presenza sulla scena di un’altra persona, ribaltando gli esiti dell’indagine. Nonostante fossero già stati girati dei documentari, il regista canadese Atom Egoyan decide di farne un film, profondo e drammatico, per farci rivivere la tragedia delle famiglie e degli accusati, questi ultimi colpevoli (a rischio di venire linciati) soprattutto di essere diversi – nell’abbigliamento, nelle acconciature, nei gusti musicali – dai loro coetanei. ,La sofferenza che il regista induce nello spettatore è duplice: prima nella ricerca affannosa dei tre bambini, fino al tremendo momento del loro ritrovamento (la scena del poliziotto che regge tra le braccia il povero corpo non si dimentica facilmente), poi nell’evidente consapevolezza che la sete di vendetta si indirizza su tre ragazzi innocenti. Un’evidenza tale, che la giustizia (anche se solo dopo 19 lunghissimi anni) ha deciso per la loro scarcerazione. Pur nella prevedibilità della vicenda, Devil’s Knot è strutturato come un vero “legal thriller” nel quale, pur capendo dove si andrà a parare, assistiamo a tutte le macchinazioni e ai tentativi di ostruire la giustizia e la ricerca della verità per arrivare a un verdetto veloce e che plachi l’ira popolare. Con consumato mestiere, Egoyan (regista che si fece apprezzare negli anni 90 con Exotica, Il dolce domani e Il viaggio di Felicia, e ultimamente meno convincente) fa provare allo spettatore la frustrazione di vedere l’evidenza negata, l’approssimazione che si erge a metodo, la stupidità e l’odio giustificati dalla legge. Lo sgomento negli occhi dei protagonisti (misurati ed essenziali Colin Firth e Reese Witherspoon, ottimo Kevin Durand) diventa anche il nostro.,Beppe Musicco,

Devil’s Knot – Fino a prova contraria
Tre ragazzi vengono accusati dell’omicidio, con rituali satanici, di tre bambini.