Cosa succede quando un uomo sposato e padre di famiglia, appesantito da un menage che sembra aver spento ogni passione, incontra una donna che risveglia certe sensazioni? Nel caso del protagonista di “Derailed”, Charles (interpretato da Clive Owen), l’apparire della misteriosa Lucinda (una Jennifer Aniston che per una volta lascia i panni della simpatica svitata e indossa quelli di una dark lady) scatena il desiderio di trasgressione. Tra i due c’è un’intesa quasi “chimica”. Nonostante sensi di colpa in entrambi (anche lei è madre di famiglia), finiscono in uno squallido alberghetto. Dove però saranno sorpresi sul più bello da un rapinatore francese che picchia a sangue lui e violenta lei. E che poi inizia a ricattarlia: dirà della loro tresca ai rispettivi coniugi se non pagano, e tanto… Dimostrando di sapelri raggiungere con facilità.,Da qui iniziano i colpi di scena. Anche se le sue sorprese non sono poi così difficili da intuire.,Ovviamente, a un certo punto il perseguitato inizia a reagire per difendere la propria famiglia. Ma bisogna ammettere che Vicnent Cassel, sempre più bravo, è un “villain” di lusso (in genere la figura del cattivo nei film d’azione hollywoodiani scade nella macchietta), Clive Owen conferma una certa solidità interpretativa e la Aniston intriga abbastanza da reggere il ruolo. I personaggi sono credibili, come le sofferenze familiari: soprattutto quando lui è costretto a dar fondo ai risparmi di famiglia accumulati in anni di duro lavoro, che dovevanmo servire per costose cure per la figlia malata di diabete. Il solito clichè per farci commuovere? Certo. Ma quando lo deve raccontare alla moglie, e non sa come potrà raccontare gli inconfessabili “perché”, si parteggia per la sua umana debolezza.,Insomma, un thriller onesto (firmato dallo svedese Michail Halfstrom) e professionale, senza troppe pretese. Prevedibile ma comunque accattivante. E non privo di un certo realismo sulle descrizioni psicologiche. E anche una certa ironia. Come quando i due fedifraghi arrivano nella squallida camera d’albergo dove vorrebbero compiere l’adulterio, e lui si guarda in giro ed escalama: “Che bello…”, con un’aria sconsolata che è tutto un programma.,Antonio Autieri,