Un po’ Jason Bourne, un po’ Face Off, Criminal è un action-movie che sfrutta abilmente i temi delle neuroscienze in salsa futuribile: Bill Pope (Ryan Reynolds) è un agente della CIA che viene ucciso prima di poter rivelare ai suoi capi dove ha nascosto un hacker che può sventare un attacco nucleare terroristico che scatenerebbe una guerra mondiale. L’unico modo per recuperare i ricordi di Pope è trapiantare una parte del suo cervello in un uomo che ne sia sprovvisto. E questi è Jericho Stewart (Kevin Costner), un galeotto rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, proprio perché la sua anomalia cerebrale lo rende un killer senza sentimenti. L’operazione chirurgica sembra essere fallita, e in più Jericho fugge. Ma qualcosa sta lentamente facendosi strada nella mente del criminale. A questo punto sia i buoni che i cattivi devono per forza ritrovarlo.
Ghiotta occasione per Kevin Costner di tornare al grande pubblico in un ruolo da protagonista cattivo (lo ricordate in Un mondo perfetto?), soprattutto per il cast che lo circonda: da vecchie glorie come Tommy Lee Jones o Gary Oldman (sempre affascinante), al già citato Ryan Reynolds, ai giovani Michael Pitt e Gal Gadot (già molto famosa come modella, per essere già apparsa negli ultimi tre film della serie Fast and Furious, ma soprattutto per aver interpretato Wonder Woman in Batman v Superman). Il vecchio Kevin/Jericho, che deve vedersela con mezzo mondo, tra quelli che lo vorrebbero morto e quelli che vorrebbero rinchiuderlo di nuovo per poi buttar via la chiave, riesce a destreggiarsi con mestiere: il ruolo non richiede grandi capacità espressive e neanche grandi scene acrobatiche, al massimo si menano grandi cazzotti e si spara a raffica, ma questo si può fare ancora con una certa maestria. Il pathos è assicurato dalla Gadot, vedova con una bambina, alla ricerca di qualche segno che le parli ancora del marito dietro la faccia da brutto ceffo dell’evaso; un tormento interiore di cui sia la CIA che i cattivi farebbero volentieri a meno. Ma tutto sommato non guasta: perché Criminal, grazie agli attori, a una discreta suspense e alle scene d’azione ben ritmate è un buon prodotto che piacerà ai cultori che ancora amano rivedere Tommy Lee Jones ne Il fuggitivo, ma è anche la conferma che da Kevin Costner possiamo aspettarci ancora molto meglio della pubblicità del tonno in televisione.
Beppe Musicco