Vincenzo Salemme è un ottimo attore: al cinema e in teatro interpreta personaggi comici e drammatici, sia nell’ambito dialettale napoletano che in quello nazionale italiano. Anche Con tutto il cuore è la trasposizione cinematografica di una pièce teatrale da lui ideata e presentata con successo.
Ottavio Camaldoli (Salemme) è un insegnante di greco e latino in attesa di un trapianto. Per un errore di un inetto infermiere (Antonio Guerriero) balza in testa alla lista e riceve il cuore di Antonio Carannante detto “O’ Barbiere”, un potente capo della camorra locale ucciso a pistolettate. Ma Donna Carmela, la madre del camorrista (Cristina Donadio), esige che il ricevente vendichi il figlio, uccidendo il suo assassino.
Camaldoli è un vedovo con un figlio cui interessano più i videogiochi che i libri, una persona pacifica e coscienziosa nel suo lavoro, un onesto che ancora non si capacita come a Napoli ci sia gente che approfitti o che truffi, per un posto al parcheggio o per un lavoro per cui non si è qualificati. Portare in petto il cuore di Carannante e cercare di scampare dall’incarico delittuoso dà inizio a una serie di equivoci e siparietti che mostrano la verve del protagonista e l’appoggio di alcuni bravi attori.
Anche se alcuni elementi sono decisamente azzeccati, come i dialoghi surreali tra il protagonista e l’ignorantissimo e candido infermiere, purtroppo l’incastro tra le scene e i dialoghi non funziona sempre come dovrebbe, lasciando molti momenti slegati dalla storia (vedi la parentesi sentimentale con Serena Autieri) o che restano nella farsa dalla battuta o dalla mossetta, come nelle scene in cui protagonista decide di approfittare del timore che incute nella gente che sa di chi è il cuore che porta in petto, o nella satira sullo scarso senso civico dei napoletani.
Beppe Musicco
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