Jean, divorziata da dieci anni, si trova improvvisamente a intrecciare una relazione clandestina con l’ex marito, nel frattempo risposatosi con una donna più giovane. Tra equivoci e dilemmi sentimentali, Jean, che nel frattempo è corteggiata dal timido architetto Adam, non sa se lasciarsi andare, rischiando di perdere l’equilibrio faticosamente guadagnato. Naturalmente prima o poi qualcuno è destinato a scoprire tutto…,Ogni coppia divorziata prima o poi si trova a chiedersi: e se…? Di questo pare convinta l’autrice di questa commedia “stagionata” (come i suoi protagonisti, che però si ostinano a comportarsi come adolescenti in preda agli ormoni…) che, con la pretesa di costruire un romanticismo per over cinquanta, non riesce ad andare oltre un insieme di equivoci in cui l’approfondimento dei caratteri non è sufficiente a dare verità allo sviluppo.,Per quale ragione la tranquilla imprenditrice della ristorazione Meryl Street (di nuovo dietro i fornelli dopo Julie and Julia), proprietaria di una casa enorme che non si sa perché, con i figli in fase di allontanamento dal nido, vuole ampliare, si ritrovi a letto con l’ex marito mentre è in trasferta a New York per il diploma del figlio, non lo sapremo mai. ,I sospesi tra i due (l’ex Jake, uno strabordante Alec Baldwin, l’ha lasciata per una donna più giovane che lo tiranneggia e gli ha imposto il figlio avuto da un’altro) sono tali che un certo numero di bottiglie di vino e la frustrazione di lui per un secondo matrimonio tutt’altro che felice non sembrano sufficienti giustificare non solo il colpo di testa di una notte, ma soprattutto la relazione clandestina che ne segue. I dubbi di Jane sull’opportunità sono di breve durata, anche perché le chiacchiere con le amiche stagionate incoraggiano la nostra a sfruttare la sua nuova condizione di amante anche per sopperire all’incresciosa mancanza di sesso degli ultimi anni. ,E così, mentre la nostra d’improvviso si trova a fronteggiare anche un altro corteggiatore (in controtendenza rispetto alla cronaca rosa che vede donne mature, anche famose, tradite a favore di giovani bellezze fin troppo disponibili), la Meyers inneggia al fascino della non più giovane Streep, moglie, amante e madre alla riscoperta di sé, e per non far mancare niente a questa parentesi di follia sentimentale ci aggiunge situazione grottesche a base di consumo di stupefacenti che non strappano certo grandi risate.,Se il tutto fosse destinato quanto meno a mettere in discussione seriamente la filosofia della famiglia allargata, forse gli si perdonerebbe un po’ di più la mancanza di ritmo e il ricorso a situazioni molto viste (a cui il trattamento in chiave agée non aggiunge tenerezza, ma solo inverosimiglianza), ma di fatto la storia finisce per girare a vuoto e il risveglio alla vita della protagonista ha un che di forzato e meccanico che toglie calore alle vicende.,La regia di servizio, che certamente guarda con simpatia alle peripezie della Streep e la valorizza il più possibile, nonché il cast, permettono al film di presentarsi comunque come un prodotto di un certo livello, ma chi cercasse qui uno sguardo veramente profondo sul cuore dei personaggi e sulle sofferenze delle separazioni farà meglio a togliersi ogni illusione, perché alla fine, lavata via da una pioggia portafortuna, anche l’avventura di Jane sembra risolversi in un triste “molto rumore per nulla”…,Luisa Cotta Ramosino,