Molto prima che Cloverfield arrivasse sugli schermi, sui siti specializzati e su YouTube già si potevano vedere spezzoni del film che mostravano le immagini più angoscianti; esplosioni e grattacieli che prendevano fuoco, fino alla scena più agghiacciante: la testa della Statua della Libertà che rotola per una strada di Manhattan. Questo misterioso e inquietante prologo (come tutta l’idea del film) è opera di J.J. Abrams, qui produttore ma già noto al pubblico televisivo per essere uno degli ideatori e autori di Lost, serie televisiva su un gruppo di naufraghi su un isola che nasconde una serie infinita di segreti. Ma torniamo a Cloverfield. Particolarità del film è che è girato tutto in soggettiva, ossia che tutto quello che il pubblico vede è quello che riprende uno dei protagonisti con la sua videocamera: il film inizia con le scene di una giovane coppia che si riprende la mattina e durante un viaggio in metropolitana. Poi di colpo cambia la scena. La cassetta viene “riutilizzata” ed ecco apparire la festa a sorpresa di un gruppo di amici per uno di loro che si appresta a partire per il Giappone. Ma mentre scorrono i festeggiamenti, un boato e un black-out spingono tutti a salire sul tetto, dove la telecamera inizia a riprendere le prime terrificanti scene di un attacco di mostruosi esseri alieni. ,La tecnica della “soggettiva” (in inglese “head-up display”), che in genere al cinema si cerca di usare con una certa parsimonia, ultimamente ha conosciuto un certo successo, specie dal 1999, anno in cui comparve un piccolo film horror autoprodotto The Blair Witch Project, che divenne rapidamente un successo mondiale. Girato praticamente in tempo reale, Cloverfield (al di là del prologo) è un’unica, incessante fuga di un gruppetto di persone che cerca di andare a recuperare una ragazza bloccata in un grattacielo cercando di sfuggire agli attacchi dei mostri. Fisico e mente degli spettatori saranno comunque messi a dura prova: gli stomaci dovranno sopportare i continui movimenti ondulatori e sussultori della camera, mentre i cervelli faticheranno probabilmente a digerire tutte le inverosimiglianze della sceneggiatura. Forse anche perchè assomiglia molto a un “pilota” (un primo episodio test per una serie televisiva) o a un film che aspetta un sequel. Di certo, se avete voglia di trascorrere un’ora e mezza di tensione tra le urla e il fragore, Cloverfield fa al caso vostro.,Beppe Musicco

Cloverfield
Mostruosi alieni attaccano Manhattan. Un gruppo di giovani cerca di salvarsi e di recuperare una di loro rimasta blòoccata.