In Chi ha incastrato Babbo Natale? Genny è il re delle truffe e si fa aiutare dal piccolo Checco. In Lapponia, intanto, qualcuno trama per fare in modo che Babbo Natale non riesca a portare i regali (soprattutto tecnologici) ai bambini. Romeo, un elfo corrotto da una moderna società di consegna di pacchi, decide di assoldare Genny proprio per ingannare il vecchio Santa Claus. Forse, però, con l’aiuto della Befana e della nipote Sasha non tutto è perduto soprattutto se Genny scopre la sua vare indole di uomo buono…

Alessandro Siani torna dietro la macchina da presa per confezionare una nuova favola per bambini e famiglie, un po’ come fatto per i precedenti Il giorno più bello del mondo e Si accettano miracoli. Chi ha incastrato Babbo Natale? segue l’uscita di poche settimane di Io sono Babbo Natale; entrambi i film dovevano essere nelle sale l’anno scorso ma la chiusura dei cinema causa Covid ha rinviato di un anno la loro presentazione. Il film di Alessandro Siani è la classica favola prevedibile, con un finale buonista (e non potrebbe essere altrimenti sotto Natale). La prima parte vede Siani-Genny imperversare nel ruolo del mariulo impenitente; occupa la scena con lo sue gag in napoletano stretto ma la storia non decolla e non fa neanche troppo ridere. Nei panni di Babbo Natale troviamo Christian De Sica; i due avevano già collaborato ne Il principe abusivo; il problema è che De Sica, nei panni dell’amato personaggio delle favole, non funziona molto, sembra quasi a disagio. La parte in cui Genny lo porta in città per insegnargli la cazzimma napoletana e a farsi rispettare è francamente molto debole, così come è un peccato relegare la bravissima Angela Finocchiaro a ruolo quasi da macchietta nei panni della Befana. Alcune trovate, come quella di far aprire a Santa Claus una sorta di Amazon per consegnare i regali a chi paga prima e si abbona, poteva anche essere carina ma risulta invece un po’ spenta. Chi ha incastrato Babbo Natale? si riprende un po’ nel finale, la parte più sentimentale e buonista in cui Genny scopre la sua natura di uomo buono aiutato da Babbo Natale e dalla nipote Sasha (Diletta Leotta) e in cui soprattutto capisce che la cosa migliore per Checco non è portarlo in giro a rubacchiare e imbrogliare le persone, ma riconsegnarlo all’istituto da dove è fuggito e dove può trovare un vero insegnamento. Un po’ poco, però, per fare del film una bella favola per le Feste. La scena più riuscita paradossalmente è quella sui titoli di coda in cui Siani si rivolge al pubblico invitandolo a tornare al cinema ora che sono riaperti.

Aldo Artosin

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