Carl Casper (Jon Favreau) è un cuoco ambizioso che lavora in un rinomato ristorantino di Los Angeles. Da oltre un decennio è la promessa della gastronomia americana, ma non riesce mai a fare il salto di qualità. Trasportato da una sincera passione per la cucina, è un leader tra i fornelli dove viene seguito pedissequamente da tutta la brigata, mentre il suo affiatamento con l’avvenente caposala (una Scarlett Johansson in versione dark) va oltre la cucina. Alle spalle una ex moglie con la quale ha ancora un ottimo rapporto (Sofia Vergara) e un figlio adolescente a cui dedica troppo poco tempo.
La sua vita subisce un drastico cambiamento quando, in seguito a una recensione negativa, ha un bizzarro alterco con un noto critico gastronomico (Oliver Platt) che finisce su internet diventando un video virale. Le conseguenze del suo gesto lo porteranno a perdere il lavoro e a cambiare vita: con l’aiuto della moglie acquisterà un camioncino con cucina e inizierà a girare l’America dandosi al cibo di strada, preparando le più sfiziose prelibatezze che incontrerà in ogni Stato.
Jon Favreau è un artista eclettico, che dopo una carriera da attore e sceneggiatore comico (lunghissimo l’elenco di commedia in cui mette il faccione, a partire dal cult Swingers, la “madre” di tutte le commedie ambientate a Las Vegas), passa alla regia saltando con disinvoltura da Iron Man con Robert Downey Jr. (che ritroviamo qui in un simpatico cameo) a film più leggeri. Con Chef (il film più suo: recitato, scritto, diretto e prodotto da lui) allestisce una commedia garbata con diversi buchi narrativi (troppi personaggi, quasi tutti fuori fuoco), infarcita di tutti i principali trend della cultura pop del momento (twitter, facebook, youtube, selfie, ma anche continui richiami ai principali show cooking come Masterchef, Hell’s Kitchen, Cucine da incubo, Street Food Heroes; il protagonista sembra invece un calco del noto Chef Rubio e del suo Unti e Bisunti). Una commedia in cui trapela la consueta ignoranza gastronomica a stelle e strisce ma anche la capacità degli americani a creare probabilmente il miglior cibo di strada al mondo: se vi piace il genere non resterete delusi, ma vi consigliamo di non guardare il film a stomaco vuoto.
Pietro Sincich