Con la presentazione del programma ufficiale della 73ma Mostra d’arte cinematografica di Venezia, dopo le sezioni autonome dei critici e degli autori, il panorama del prossimo festival lagunare – che si svolgerà dal 31 agosto al 10 settembre – è al completo. C’era curiosità per la scelta dei titoli italiani, non essendo pronti i film di grossi calibri: peraltro, con il direttore Alberto Barbera le scelte non sono mai scontare, anzi. Saranno tre i film di produzione nazionale in concorso: Questi giorni del veterano (ma un po’ appassito) Giuseppe Piccioni, che torna al Lido dopo dodici anni, Piuma di Roan Johnson (al terzo film dopo due commedie promettenti), di cui si parla un gran bene, e il documentario Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, due registi milanesi già apprezzati per il precedente L’infinita fabbrica del Duomo. Tre film su 125 visionati, scrematura di un livello – a detta di Barbera – non eccezionale per il nostro cinema (ma la sua visione, di una produzione solo di commedie di basso livello, sembra dimenticare le tante novità interessanti dell’ultima annata). Ma su questi tre film il direttore scommette forte (sbilanciandosi parecchio su Piuma). In concorso – in totale venti titoli – anche parecchi film americani (ovviamente indipendenti, le major non amano “giocare”, e anche i festival preferiscono piazzano i film hollywoodiani fuori concorso): attesissimo il musical che inaugurerà il festival, La La Land di Damien Chazelle con Emma Stone e Ryan Gosling; ma ci aspettiamo molto anche dal film di fantascienza Arrival (Usa) di Denis Villeneuve, con Amy Adams, Jeremy Renner e Forest Whitaker e da The Light Between Oceans di Derek Cianfrance con Michael Fassbender, Alicia Vikander e Rachel Weisz; bel cast anche in Nocturnal Animals di Tom Ford con Jake Gullenhaal, Amy Adams e Michael Shannon, mentre il documentario Voyage of Time riporta Terrence Malick – che ci lavorava da dieci anni – nei paraggi del suo capolavoro The Tree of Life. Altri titoli in gara: The Bad Batch di Ana Lily Amirpour (nel cast anche Keanu Reeves e Jim Carrey); Jackie, primo film girato negli Usa dal cileno Pablo Larrain, con Natalie Portman nei panni della vedova di JFK nei giorni successivi all’assassinio di Dallas; il nuovo film di Emir Kusturica On the Milky Road, con Monica Bellucci; e poi i francesi Une Vie di Stephane Brize e Frantz di François Ozon, Paradise del russo Andrei Konchalovsky, Brimstone dell’olandese Martin Koolhoven, Les Beaux Jours d’Aranjuez, produzione francotedesca per la regia di Wim Wenders, El Cristo Ciego di Christopher Murray (Cile), El Ciudadano Ilustre di Mariano Cohn e Gaston Duprat (Argentina), The Women Who Left  di Lav Diaz (Filippine) e La Region Salvaje di Amat Escalante (Messico).

Fuori concorso o nelle altre sezioni ufficiali ci saranno tanti altri titoli interessanti: tra questi, a parte le prime due puntate della serie tv The Young Pope di Paolo Sorrentino come evento speciale, ci saranno fuori concorso il ritorno alla regia di Mel Gibson con Hacksaw Ridge (con Andrew Garfield)¸ The Bleeder del canadese Philippe Falardeau (suo il bellissimo Mr Lazhar) con Liev Schreiber e Naomi Watts, il remake I magnifici sette di Antoine Fuqua (con Denzel Washington, Ethan Hawke e Chris Pratt), il britannico The Journey di Nick Hamm con Timothy Spall e Colm Meaney, A jamais del francese Benoit Jacquot, il film italiano Tommaso di Kim Rossi Stuart, mentre L’estate addosso di Gabriele Muccino sarà uno dei pezzi forti nella nuova sezione Cinema nel giardino (un’arena all’aperto, a ingresso gratuito con oltre 400 posti) che vedrà anche il film d’animazione The Secret Life of Pets.

Infine, da ricordare che la serata di pre-apertura di martedì 30 agosto sarà dedicata al grande Luigi Comencini (1916 – 2007) in occasione del centenario della nascita, con la proiezione restaurata del suo capolavoro Tutti a casa (1960), con Alberto Sordi, mentre nella sezione Venezia Classici troveranno posto tra gli altri anche L’argent di Robert Bresson (1983), La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966), Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis (1981), Manhattan di Woody Allen (1979), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987) e Zombi di George A. Romero (1978). I leoni d’oro alla carriera, come già annunziato, andranno all’attore francese Jean-Paul Belmondo e al regista polacco Jerzy Skolimowski.

Antonio Autieri