Meryl e Paul Morgan, agente immobiliare lei, avvocato lui, si sono separati a causa del tradimento di lui e delle di lei frustrate ansie di maternità. Quando per fatalità assistono a un omicidio e diventano l’obiettivo di un killer ingaggiato dal mandante del delitto, vengono presi in carico dal Programma Protezione Testimoni e trasferiti insieme nel Wyoming in attesa di una sistemazione definitiva, questa volta ognuno per conto suo.,Ma complice la distanza dall’amata Manhattan, l’ambiente assolutamente estraneo che li porta a solidarizzare, come pure i discreti incoraggiamenti della moglie dello sceriffo che deve proteggerli, i Morgan riescono a chiarirsi e ritrovarsi. Ma c’è un assassino che è sempre sulle loro tracce…,Pare brutto prendersela con un film che per una volta si dichiara a favore della famiglia e costruisce un’intera – seppur improbabile e a tratti forzata – avventura per ricongiungere una coppia separata.,Ricorda Due nel mirino con Mel Gibson e Goldie Hawn (ma solo alla lontana per qualche dettaglio della trama, mentre mancano efficacia, profondità dei personaggi e ritmo del racconto) questa commedia scritta e diretta da Marc Lawrence e basata sul meccanismo del “pesce fuor d'acqua”.,Una coppia di newyorkesi in crisi matrimoniale (anche se lui sembra ben deciso a ricucire e lei non troppo ostile all’idea di farsi corteggiare) deve volare per necessità di sicurezza (minacciata da un killer che può essere di volta in volta superefficiente o ottuso) nelle pianure del Wyoming per ritrovare l’intesa perduta, complice un po’ più di tempo insieme e un fin troppo facile chiarimento sulle reciproche recriminazioni.,Non mancano i momenti divertenti (dovuti più alla bravura di Hugh Grant che alla recitazione di maniera di Sarah Jessica Parker, sempre un po’ troppo Carrie Bradshaw di Sex & the City), ma sa di già visto questo confronto tra mentalità cittadina vagamente disincantata e vita di campagna dai valori solidi e dai metodi spicci. ,L’accurata benché scontata distribuzione di informazioni e svolte, le gag ripetute (come quella sull’uso del repellente per orsi), l’opposizione tra progressisti newyorkesi e conservatori di campagna, non aggiungono nulla di nuovo al repertorio di tante commedie degli ultimi anni.,La “riscoperta” reciproca dei due coniugi, poi, non è settata in modo tale che lo spettatore possa comprendere la profondità e la natura del dissidio tra i due, né incontra ostacoli degni di questo nome. Il risultato è che, mentre l’urgenza del pericolo imminente risulta più di una volta forzata, non si riesce mai davvero ad appassionarsi alla “ricerca della felicità” di Meryl e Paul, che risulta così meccanica e prevedibile, mentre il finale, per quanto tenero, non ripaga le attese iniziali.,È un peccato che chi si dedica alla realizzazione di commedie a sfondo familiare come questa non senta il bisogno di approfondire caratteri e conflitti in modo tale da offrire un percorso realmente interessante, ma si accontenti di graffiare appena la superficie delle dinamiche di coppia alle prese con problemi di lavoro, famiglia e bambini, finendo per sminuirne non solo il potenziale drammaturgico, ma anche la serietà esistenziale. ,Luisa Cotta Ramosino,

Che fine hanno fatto i Morgan?
Una coppia newyorkese in crisi si ritrova sotto protezione nel selvaggio Wyoming. Dove, complici le sfide della natura e la minaccia di un killer, si riscoprono innamorati.