La commedia più spassosa della stagione parla francese (e purtroppo nel doppiaggio italiano parte del divertimento si perde per strada). Nella bella casa parigina dei coniugi Pierre ed Elizabeth tutto è pronto per la cena; sono invitati Vincent, fratello della padrona di casa, e la sua compagna Anne che aspetta un bambino. Poi Claude, amico di entrambe le coppie, che arriva direttamente da un concerto dell’orchestra nella quale suona il trombone. Pierre ed Elizabeth sono una perfetta coppia contemporanea: lui insegna letteratura alla Sorbona, è di sinistra a partire dall’abbigliamento, tutto camicie a scacchi e completi in velluto; anche lei insegna, ma alle medie (e il confronto col marito la frustra un po’) e hanno due figli dai nomi letterari e piuttosto ridicoli, Apollin e Myrtille. Vincent invece non ha idee politiche, è un agente immobiliare di residenze di lusso, gli piace la bella vita e fare scherzi al prossimo. Visto che Anne è in ritardo, i quattro iniziano a spizzicare e intanto tutti vogliono sapere come si chiamerà il bambino. Vincent li tiene un po’ sulle spine, poi spara un nome. Che scatena il finimondo….

Giocato in perfetta unità di tempo e di luogo (il film è di derivazione teatrale, con gli stessi attori che recitavano in teatro), Cena tra amici è una costruzione accurata, con un meccanismo di dialoghi e battute che ricorda alcuni perfetti esempi del genere, primo fra tutti La cena dei cretini, anche se qui la collocazione e il gioco di coppie rimandano più a Carnage di Roman Polanski. Naturalmente non possiamo svelare il nome (Le prenom, proprio da titolo originale) che dà origine a disastri a catena che coinvolgono tutti i convenuti, e anche oltre. Però ognuno vedrà ripresentati gli scheletri che teneva da lungo tempo nell’armadio esposti al feroce ludibrio degli altri, e amicizie di lungo corso e rapporti di sangue saranno messi a durissima prova, per l’imbarazzo e la risata di chi sta a guardare. Buon divertimento.

Beppe Musicco