Sull’onda del successo della prima pellicola (dovuto tanto alla comicità slapstick dei Minions, aiutanti gialli, folli e imbranati del protagonista, quanto al fascino del cattivo pentito, irresistibile per i più piccoli) torna Gru. Stavolta alle prese con le sfide dell’educazione delle sue tre bambine (ognuna con un carattere ed esigenze ben definite), ma anche con una missione “sotto copertura” che dapprima vorrebbe evitare (proprio per dare il primo posto alla famiglia) e a cui poi si appassiona, ritrovando il gusto delle sue trovate tecnologiche. Anche perché di mezzo ci si mette una bizzarra agente segreta che sembra aver aperto un (altro) varco nel cuore dell’ex cattivo… La trovata geniale che ha fatto la fortuna del primo episodio, soddisfare il desiderio segreto di ogni bambino di “redimere” il cattivo della storia, è in questa nuova pellicola messa alla prova della quotidianità. Quella in cui Gru deve travestirsi da fatina per far felice la piccola Agnes, ma anche sfuggire agli appuntamenti combinati da parte di una vicina impicciona nonché avviare, con risultati per la verità discutibili, un’attività di produzione di confetture con la collaborazione dei Minions e del dottor Nefario…
Insomma, è chiaro che anche in questo nuovo episodio le gag non mancano, con grande soddisfazione dei più piccoli che, tra colpi di sparapuzzette e rutilanti inseguimenti, si possono godere uno spettacolo in cui le citazioni “per adulti” (che pure non mancano) non rendono la storia faticosa per loro. Ma Cattivissimo me 2 è una pellicola che si godranno tranquillamente anche gli adulti, per i quali il protagonista antieroe che nasconde le sue insicurezze è un personaggio non privo di interesse. Come tanti geni a riposo, infatti, forse Gru sente la nostalgia di una vita più attiva, e non può certo liquidare con un’alzata di spalle il bisogno di una mamma espresso da una delle sue protette, né i “pericoli” delle prime uscite della più grande delle bambine. Insomma, né più né meno di un qualunque padre solo…
Di fatto proprio l’inizialmente snobbata “avventura” finirà per permettere a Gru di affrontare i suoi problemi domestici e agli autori di ribadire il valore della famiglia e degli affetti come luogo che rende possibile il cambiamento, la crescita e l’autentica devozione; un luogo dove non a caso ognuno dei Minions, che pure sono tantissimi, ha un nome e un posto. E se in questo secondo Cattivissimo me manca forse l’originalità del primo, va riconosciuto agli autori il merito di amare e farci amare i loro personaggi nella loro semplice efficacia.
Luisa Cotta Ramosino