Tanti film in uscita, sempre di più: cosa val la pena prendere in considerazione? Il periodo natalizio un tempo era ricco e garantito per chi usciva con un film, si poteva rimanere anche un mese con incassi in crescendo; qualunque film incassava di più che in altri mesi dell’anno. Si poteva posizionarsi a metà dicembre, ma anche un po’ prima (i film animati della Disney per anni sono usciti il primo weekend di dicembre), e fino all’Epifania almeno avere un corridoio sicuro. I migliori poi andavano avanti ancora a gennaio, i film costruiti apposta per il Natale (come la serie “Vacanze a…”) si spegnevano. Ma serenamente perché avevano accumulato ormai grandi incassi a soddisfare chi li aveva prodotti e realizzati. E il pubblico era contento, perché poteva scegliere con calma cosa vedere, a seconda dei suoi gusti, e con la sicurezza che per qualche settimana il film che aveva in testa l’avrebbe trovato senza problemi.
Ormai, ahinoi, escono così tanti film, ogni settimana, e non solo tutto l’anno (tranne in estate…) ma anche nel periodo più strettamente natalizio che il rischio è che pure film molto pubblicizzati dopo pochi giorni spariscano o vedano ridursi gli spazi nei cinema. Con problemi per chi li vuol vedere, o anche solo prima di tutto raccapezzarsi in tutta questa abbondanza di titoli. Urge dunque qualche consiglio specifico: solo tra giovedì 15 e giovedì 22 dicembre sono usciti una quindicina di titoli… E quasi tutti con grandi ambizioni. Solo tra le commedie italiane – cinepanettoni classici, imitazioni o commedie con qualche ambizione – ne sono uscite tre in contemporanea, che diventano cinque tra il ponte dell’Immacolata e Capodanno. Nessuna, di quelle viste finora, indimenticabile: tra Miniero con Bisio e Gassmann, Brizzi con De Sica e Brignano, De Blasi con Lillo e Greg e il trio Aldo Giovanni e Giacomo (la delusione più grande, ahinoi) il titolo migliore, o il meno peggio, ci sembra il remake (dal francese Les Tuche) Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi. In attesa del film di Alessandro Siani Mister Felicità (i due precedenti erano modesti, di questo si parla bene ma sospendiamo il giudizio), con Diego Abatantuono e Carla Signoris, nessuno è indimenticabile.
Meglio si presenta il cinema hollywoodiano, in particolare con i due colossi di casa Disney: Rogue One, lo spin off della saga di Star Wars, è all’altezza degli episodi migliori, e Oceania è un film d’animazione ben fatto e coinvolgente, che questa volta sceglie gli esotici scenari del Pacifico come location per una storia d’amicizia e avventura. Ma è molto buono anche Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali di Tim Burton (appena passato nella nostra rassegna milanese, La Febbre del lunedì sera, con un bel voto a 40°), bel fantasy per ragazzi che non dispiace anche ai fan adulti del regista di Ed Wood, poi Il GGG – Il Grande Gigante Gentile (in uscita a breve, il 30 dicembre), che vede l’inedito connubio tra Steven Spielberg e lo scrittore Roald Dahl, noto romanziere per l’infanzia: il regista americano dirige infatti un’entusiasmante avventura tratta da uno dei più noti testi dello scrittore inglese. Poi a inizio gennaio ci sarà Sing, cartoon firmato Illumination Entertainment (Cattivissimo Me, Minions, Pets), divertente comedy che occhieggia ai talent show musicali, presentando una carrellata di animali canterini. Su un fronte più “indipendente” o da altri paesi internazionali, troviamo alcuni buoni film: dall’Inghilterra il divertente ma anche malinconico Florence, che vede Stephen Frears dirigere l’inedita coppia Hugh Grant-Meryl Streep, quest’ultima nei panni di una donna ricchissima che ama e finanzia la musica ma sogna di cantare lei stessa; peccato che è stonata come una campana; il melodramma Lion, come il precedente una storia vera in cui un giovane indiano adottato da una famiglia australiana vuol tornare nel suo paese a cercare la madre e i fratelli perduti quando era bambino; Il medico di campagna, film francese che parla di amicizia e attenzione agli altri; Paterson di Jim Jarmusch, con Adam Driver autista di autobus poeta e filosofo in un film deliziosamente minimalista; È solo la fine del mondo, artisticamente notevole e rivolto a un pubblico di cinefili, un dramma “da camera” con un pranzo che segna il ritorno di un uomo dopo tanti anni dalla sua famiglia, occasione che dovrebbe essere di liberazione e riconciliazione e che invece rischia di riaprire vecchie ferite. Interessante anche il brasiliano Aquarius e parzialmente anche The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo (che però non riesce ad appassionare), mentre Captain Fantastic – da molti esaltato – a noi è sembrato molto confuso e ideologicamente irritante (nonché parecchio antireligioso e anticristiano). Ma il vero film da non perdere rimane Sully di Clint Eastwood: uscito a inizio mese, con grande successo, è ancora in molti cinema. Approfittatene.
In definitiva un Natale con alcune buone occasioni – come vedrete nelle nostre recensioni (che man mano aggiorneremo), alcuni di questi film sono “Consigliati” da Sentieri del Cinema, anche se poi possono rivolgersi a pubblici ristretti o a target di età specifici – ma non indimenticabile. E allora possiamo anche dare a un’occhiata alla ricca – stavolta per qualità, più che per quantità – stagione che accompagna la stagione degli Oscar. Già nella prima parte di gennaio escono tra gli altri film come l’intenso dramma Collateral Beauty con Will Smith pubblicitario in crisi affiancato da un cast stellare (Keira Knightely, Kate Winslet, Edward Norton); The Founder, originale storia sul fondatore della catena di fast food più famosa del mondo, con l’ottimo Michael Keaton diretto da John Lee Hancock (Saving Mr.Banks, The Blind Side); Allied – Un’ombra nascosta, con la garanzia di Robert Zemeckis che difficilmente sbaglia un film assicurando sempre emozione e spettacolo, che questa volta realizza un film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale con protagonisti Brad Pitt e Marillon Cotillard. E, infine, Silence, ultima prova di Martin Scorsese con la storia di due padri gesuiti e della loro opera missionaria in Giappone: un film già attesissimo. Anche da noi.
Antonio Autieri
Buon Natale e felice anno nuovo a tutti i lettori dalla redazione di Sentieri del Cinema.