Steven Soderbergh non ha mai fatto mistero della sua abilità di incontrare i gusti del grande pubblico con opere come ‘Ocean’s Eleven’ , ‘Ocean’s Twelve’, ‘Traffic’ o ‘Erin Brockovich’; ma è un regista capace anche di cercare forme più sperimentali e meno commerciali, come in ‘Full Frontal’ o in questo ‘Bubble’, un film girato tutto in videotape e che in America è uscito in pochi cinema, ma contemporaneamente già in dvd o addirittura scaricabile a pagamento dalla rete. In una città qualunque del profondo degli Stati Uniti, dalle scarse possibilità (lavorative e di quant’altro), un gruppo di colleghi di una fabbrica di bambole intreccia un rapporto amichevole, ma tutto viene sconvolto da un omicidio. Al di là della trama abbastanza ordinaria, quello che il regista ha cercato è cogliere alcuni aspetti della provincia americana, facendo recitare gente del luogo, né particolarmente attraente né già capace di recitare. Quello che ne ò uscito è uno spaccato di povertà umana, morale e materiale, in cui si intuisce la profonda esigenza di legami dei protagonisti, frustrati però dalle contingenze e dai loro stessi limiti. Un'opera tanto particolare quanto interessante.,Beppe Musicco