Film fotocopia di Borat: stesso impianto narrativo, un mix di candid camera, gag artefatte e improvvisazioni; stessa volgarità diffusa e spesso insopportabile; stessa povertà di messinscena e di regia. Brüno è un giochino molto lucroso per gli autori; molto divertente per l’istrionico interprete Sacha Baron Cohen e gustoso per lo spettatore che sta al gioco e al film non chiede null’altro che una sequela di scorrettezze scandalose. Si potrebbe discutere sulle scorrettezze presenti, anzi esibite nel film: è davvero politicamente scorretto un film di questo tipo? E’ davvero controcorrente? O è un semplice giochino fine a se stesso, come lo erano stati Borat e anche Religiolus, lo pseudo documentario sulle religioni sempre firmato da Charles? ,Sicuramente di cinema ce n’è pochino: Brüno è un collage realizzato con una discreta professionalità ma con poche idee di sceneggiatura e ancora meno di regia, molto piatta, impegnata a riprendere le gesta di Bruno, con un intento dissacrante che però non va oltre l’ora e mezza circa del film stesso. Ben vengano i film scorretti, controcorrenti, anche volgarissimi: ma che abbiano davvero qualcosa da dire. ,Simone Fortunato

Bruno
La parabola umana e lavorativa di un fotomodello austriaco gay, Bruno.