Sono due fratelli completamente diversi, Sam e Tommy. Figli di un militare inflessibile, ma con qualche ombra nel suo passato, Sam è l’orgoglio di famiglia e “serve il Paese” come marine, mentre Tommy è appena uscito di prigione e ciondola senza prospettive, provocato dal padre che non lo sopporta. Quando Sam torna in Afghanistan, lasciando a casa moglie e due bambine con la promessa di tornare dopo pochi mesi, il problema della famiglia sembra Tommy. Tutto cambia all’arrivo della notizia che Sam è morto in guerra, in un’imboscata di talebani. A quel punto succede l’imprevedibile: Tommy si avvicina alla cognata Grace e alle sue due figliolette, diventa uno zio perfetto e un grande aiuto per la giovane donna, fa quasi cambiare idea al padre. Sembra una seconda possibilità per lui, che intravede una chance con Grace. Ma un’altra notizia cambia ancora la vita della famiglia: Sam si è salvato e torna a casa. Notizia bella per tutti, ma che spiazza il pur felice Tommy. Ed è solo l’inizio: gli orrori visti (e compiuti) in guerra hanno trasformato l’eroico, giovane sergente dei marines…,Dramma americano intenso e ben costruito dal regista irlandese Jim Sheridan (Il mio piede sinistro, Nel nome del padre), è il remake del film danese Non desiderare la donna d’altri (ma in originale si chiamava sempre Brothers). Tanti i temi e gli spunti di interesse: il rovesciamento dei ruoli tra i due fratelli, l’attrazione soffocata dal senso di colpa tra la presunta vedova e il cognato (ci scappa solo un bacio), la gelosia terrificante del soldato che torna a casa e vede la sintonia tra i due congiunti (ma in realtà nasconde un segreto ben più spaventoso), la parziale delusione di Sammy che vede tornare l'amato fratello a interrompere una storia che poteva nascere con sua moglie, il rapporto che si crea tra lo zio scapestrato e la nipote maggiore di cui lui che sa capire meglio di tutti la sofferenza – molto ben nascosta – per la sorellina “adorabile” (che bella scena quando Tommy, che la conosce ancora poco, intuisce le sue fatiche e le dice “accettati così come sei e tutti ti vorranno bene”: è anche il suo problema…). Ma anche la figura del padre, che sembra monolitica e prevedibile e invece scarica su Sammy i suoi rimorsi e i suoi fantasmi.,Un remake risulta quasi sempre poco motivato, soprattutto se deriva da un buon film come era quello di Susanne Bier. Questo fa invece eccezione: non solo per l’ottima tenuta della storia, la qualità della regia e un terzetto di attori eccellenti: Tobey Maguire (il protagonista di Spider-Man, che passa da eroe senza macchia a persona disturbata e allucinata), la sempre intensa Natalie Portman e Jack Gyllenhaal (ottimo per sobrietà: forse la sua migliore interpretazione), risultano infatti ben intonati in un film importante e bello. Ma per come sa far risuonare, rendendolo quindi “nuovo”, le corde del doloroso decennio post 11 settembre del popolo americano, costretto a convivere con orrori continui. “Potrò mai tornare a vivere?” chiede l’eroe spezzato Sam alla moglie? Un abbraccio è forse l’inizio della fine di un incubo, ma quanta strada, quanto dolore, quanto amore ci vuole.,Antonio Autieri

Brothers
Quando il marito, soldato in Afghanistan, viene dato per morto la moglie si avvicina al fratello scapestrato. Che, con lei e le bambine, cambia. Ma poi succede l’inaspettato…