Paul (Antonio Banderas) è uno scrittore in crisi; non ha più l’ispirazione da quando la moglie lo ha lasciato e annega i dispiaceri nell’alcool. Vive isolato in un casolare che cerca di vendere perché ha bisogno di soldi. Un giorno dà un passaggio a un ragazzo misterioso, Jack (Jonathan Rhys Meyers). Lo ospita ma le cose iniziano a precipitare. Cosa vuole Jack da lui? Chi è? È un ex carcerato, ma è lui il serial killer che la polizia sta cercando da anni? Jack sostiene di voler aiutare Paul a ritrovare l’ispirazione ma in breve lo scrittore si ritrova prigioniero in casa sua. La situazione precipita quando alla porta bussa prima il vicesceriffo e poi Laura (Piper Perabo), l’agente immobiliare che deve vendere la casa…
Black Butterfly, diretto da Brian Goodman è un classico giallo in cui niente è come sembra. Non mancano i colpi di scena (troppi?) ma la trama alla fine non risulta molto convincente; o comunque, la suspance che si respira nella prima metà si perde verso il finale. Soprattutto con l’ultimo colpo di scena… Ma non vogliamo svelare niente. Tra i protagonisti è Jack-Rhys Meyers quello che convince di più (gli riesce discretamente il ruolo di ex galeotto), mentre Antonio Banderas, nei panni dello scrittore senza ispirazione, è piuttosto impacciato e veste la sua interpretazione di prevedibili stereotipi. In sostanza, Black Butterfly è un classico B movie di genere adatto per i cinema in questa debole stagione estiva 2017, ma che in altri momenti si potrebbe vedere volentieri anche in Dvd. Da segnalare il cameo di Abel Ferrara nei panni del proprietario di un negozio.

Stefano Radice