Di questi tempi per raccontare l’adolescenza in modo non ambiguo o catastrofico ci vogliono o i romanzi o le fiabe. Questo Beastly (opera seconda di Daniel Barnz, autore anche di un’altra sensibile “variazione fantastica”, Phoebe in Wonderland, che usava il racconto di Lewis Carrol per parlare della malattia mentale) ha un po’ di entrambi. Il riadattamento moderno de “La bella e la bestia”, romanzato da una specialista della letteratura per adolescenti come l’americana Alex Flinn, diventa qui un racconto di formazione sull’importanza del guardare oltre le apparenze e sulla capacità salvifica di un amore disinteressato, che “venera” il suo oggetto anziché possederlo e usarlo.,La scelta di ambientare la fiaba settecentesca nel mondo adolescenziale, da sempre fase critica per quanto riguarda le trasformazioni fisiche e i rapporti con l’altro sesso, e oggi così spudoratamente asservito all’apparenza, si rivela vincente.,Nell’adattamento, però, anche il punto di vista cambia: a dover apprendere la lezione è un principe (i teenager americani, più che i nostri, abituati ai rituali del ballo di fine anno e relative gare, non avranno avuto difficoltà a decodificare l’analogia) che dovrà imparare, letteralmente, sulla propria pelle, cosa sia la vera bellezza e cosa significhi amare ed essere amati pena la dannazione in un aspetto repellente.,Il protagonista ha dalla sua qualche attenuante per il suo atteggiamento superficiale ed egoista (gli manca la madre e il padre, giornalista televisivo, è anaffettivo e schiavo delle apparenze), ma giustamente la storia, più che cercare giustificazioni alle sue mancanze, si concentra sulla cura delle medesime.,La strega, infatti, non vuole semplicemente punirlo, ma insegnargli una dura lezione e la strada della salvezza e del riscatto, come in ogni favola che si rispetti, non permette scorciatoie ma prevede anche qualche aiutante inaspettato (una paziente cameriera spagnola e un pedagogo cieco e impertinente). ,Il vero catalizzatore del cambiamento, però, è l’incontro con qualcuno capace di guardarlo per quello che è e insegnargli il senso del sacrificio e dell’amore gratuito, in questo caso una compagna di classe povera e trascurata (e bisognerà perdonare se, in omaggio al successo di High School Musical, a interpretarla è l’assai poco insignificante Vanessa Hudgens).,Perfettamente funzionale l’ambientazione newyorkese, divisa tra la Manhattan fredda e perfetta, regno dell’apparenza, e la Brooklyn, altrettanto affascinante, ma più calda e più autentica dove viene “esiliato” Kyle quando la sua “condizione” lo rende insopportabile agli occhi del padre.,Pur con qualche lungaggine e cedimento al sentimentalismo, Beastly riesce a raccontare un rapporto tra adolescenti che qualche cinico vorrà definire favolistico ma che per una volta, invece che trattare droga e prime volte, riesce a mettere nello stesso discorso amore, poesia, sacrificio di sé e rispetto dell’altro parlando un linguaggio che gli adolescenti hanno mostrato di apprezzare anche in versioni banalizzate, come nella saga di Twilight.,Laura Cotta Ramosino

Beastly
Un liceale bello e arrogante umilia pubblicamente una compagna, che scaglia contro di lui una maledizione che lo sfigura.