Soggetto strampalato e animazione mediocre. Film vecchio diversi anni (è datato 2008), diretto dal danese Thomas Borch Nielsen, Barry, Gloria e i Disco Worms racconta la vicenda di un giovane verme e dei suoi sogni. Barry, infatti, non vuole far la fine del padre, impiegato per anni in un'azienda di compostaggio e diventato ben presto grigio, stanco e terribilmente solo. Si imbarca così, dopo la fortuita scoperta di un vecchio disco di musica dance degli anni 70 trovato proprio tra le cose del padre, in un'improbabile avventura. La formazione di una disco band per concorrere al premio musicale dell'anno da tanto tempo vinto a mani basse da un viscido coleottero. Le cose però non saranno facili. L'idea di fondo, forse, non è così male: liberarsi dall'omologazione (i momenti nella fabbrica di compostaggio sono i più riusciti) e liberarsi anche fisicamente, dati gli evidenti limiti dei vermi, a suon di musica funky e non solo. Certo, le debolezze non mancano in questa coproduzione tedesco-danese. Da alcune infauste scelte di doppiaggio, come l'affidare la voce di Gloria, la protagonista canterina, ad Arisa, inadeguata nel ricoprire un ruolo non solo musicale ma anche ironico, all'animazione molto molto datata con dettagli poco curati, movimento mai fluido e, in generale, un tratto stilistico risaputo e mai originale. Più di tutto però stupisce il rischio di un'operazione che in parecchi momenti appare fuori fuoco: già il prendere come punto di riferimento il mondo dei vermi forse non è proprio una grande trovata anche se la conformazione fisica dei lombrichi facilita e di molto il lavoro degli animatori. Ancora peggio è l'associazione musica disco, con riferimenti a partire dal titolo (pessimo quello italiano) a mostri sacri della musica anni 70, mondo degli insetti: l'accostamento è bizzarro e non è nemmeno troppo giustificato narrativamente (i numeri musicali ci sono ma sono deboli e mai davvero trascinanti). Il vero quesito è quanto possa interessare il pubblico dei piccoli o piccolissimi un racconto fitto di riferimenti o citazioni alla Disco music, a Barry White, Gloria Gaynor e compagnia cantante.,Simone Fortunato