Athena è un quartiere popolare parigino. Dopo la morte del piccolo Idir, si pensa ucciso dalla polizia, nel rione scoppia una violentissima rivolta. La guida Karim, fratello della vittima, che mette a ferro e fuoco il commissariato e si prepara – aiutato da tutti i ragazzi – a resistere all’assalto della polizia. Prova a fermarlo il fratello maggiore Abdel, militare tornato per il funerale di Idir, mentre Mokatar – il maggiore della famiglia – pensa solo ad arricchirsi con lo spaccio e il traffico di armi…
Diretto da Romain Gavras, Athena è un film adrenalinico e angosciante che fin dalla prima scena ci porta nel cuore delle violenze e delle tensioni che hanno lacerato la società francese negli ultimi anni. Scontri fino all’ultima moltotov o lacrimogeno in cui tra residenti delle banlieu e istituzioni c’è solo odio e impossibilità di dialogo. Per quasi tutti i 97 minuti di durata del film assistiamo a veri e propri combattimenti e azioni di guerriglia urbana mentre le immagini dei telegiornali parlano apertamente di guerra civile che infiamma anche altre città. Siamo di fronte quasi a un western metropolitano con le strade e i cortili di Athena che vengono assaltate dalla polizia quasi fossimo a Fort Alamo, con i corpi speciali militari che avanzano come le testuggini dell’esercito romano mentre da balconi e terrazzi vengono bersagliati con razzi e petardi. Il film, però, assume non solo i toni di tragedia sociale ma anche umana con la forte contrapposizione tra Karim (Sami Slimane) e Abdel (Dali Bennsalah) che finisce per coinvolgere anche Mokatar (Ouassini Embarek). Lo sgretolarsi della famiglia dei tre protagonisti – come nelle classiche rappresentazioni della tragedia greca – è anche simbolicamente lo sgretolarsi della società francese, che sembra non trovare soluzioni di fronte a problemi di convivenza difficilissimi da risolvere. Su tutto, vince l’odio.
La regia di Romain Gavras ha ritmo e intensità ma il film rischia di diventare eccessivamente ansiogeno anche per l’utilizzo di continui piani sequenza che seguono Karim e Abdel nei cunicoli e nelle abitazioni del quartiere. Un film sinistramente spettacolare che manca però un po’ di approfondimento sui temi che solleva. In concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, Athena è disponibile su Netflix.
Stefano Radice
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