Mary ha gli occhi pieni di amore, il corpo pingue, le mani di chi non conosce il riposo. Si è sposata anni fa con Ahmed, un uomo musulmano e hanno avuto una figlia, che ha perso la vita probabilmente in un incidente stradale. Mary si è convertita ad una religione che non le apparteneva. Lo ha fatto per amore, ma poi la tradizione religiosa, con le sue pratiche, è diventata parte della sua vita. Vive nel sud della Gran Bretagna, a Dover, una cittadina che si affaccia sul canale della Manica. All’improvviso Mary si ritrova da sola: Ahmed ha un infarto e muore. Ma sola, forse, nel profondo lo è sempre stata. E quando un giorno sta mettendo in ordine tutto il materiale lasciato da Ahmed si accorge che c’è qualcosa di nuovo. Nel portafoglio del marito c’è il documento di Genevieve, una donna francese che abita a Calais. E da lì ha inizio la storia. Mary raggiunge la cittadina di Calais, cerca la casa dove abita la donna ma non fa in tempo ad avvicinarsi che Genevieve, così borghese, così diversa da lei, la scambia come la donna delle pulizie.
Di Ahmed, il cui volto vediamo attraverso videocassette e la cui voce ascoltiamo tramite audio, sappiamo solo ciò che ha fatto. Di ciò che era sappiamo poco. Forse un po’ di più sembra saperlo la sua amante. Che conosce quasi tutto di lui, tranne che è morto. Non risponde al telefono, non si fa vivo, ma questo è normale per Genevieve. Non lo è per il loro figlio adolescente in perenne conflitto con la madre.
Le bugie, le inquietudini, le confidenze e le scoperte muovono i sentimenti di queste due donne. Quale uomo aveva accanto Mary? Quale uomo aveva accanto Genevieve? Le domande, intrise di dolore e di rabbia repressa, dominano tutta la storia. Il mare che divide le due terre, la Francia e l’Inghilterra, rappresenta anche metaforicamente la profonda divisione del cuore di un uomo che ha due famiglie. E solo una, però, sa dell’altra.
After Love però non è un film sul tradimento o sulla scoperta di una moglie, che entra, in apparenza morbosamente, nella vita della compagna del marito. After Love è quello che ognuno di noi è chiamato a chiedersi: cosa c’è dietro l’amore? Cosa nascondono il cuore di un uomo e di una donna? Esordio sincero di Aleem Khan, un giovane anglo-pakistano che ha sempre sentito dentro di sé una doppia identità (candidato a ben quattro BAFTA, gli “Oscar” inglesi), questo piccolo film è un esordio non banale. After Love scandaglia l’animo umano alla perenne ricerca della verità; e se pur a volte cede in alcuni stereotipi, è un film essenziale che mette a nudo le nostre vite.
Emanuela Genovese
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