Più di uno storico afferma che il motivo per cui l’Europa è stata così determinante per lo sviluppo della civiltà e non è semplicemente rimasta un’estremità geografica dell’Asia come la Thailandia o la Corea è proprio grazie alla caparbietà con la quale i greci, da Maratona a Salamina alle Termopili, frenarono l’avanzata di un impero, quello persiano, che stava per assoggettare tutto il mondo allora conosciuto. La vicenda è quella tramandata da Erodoto, e che molti ricordano ancora dai libri di testo: gli spartani, usi a combattere dalla più tenera età, resistettero eroicamente anche se soverchiati dalle armate di Serse e permisero ai Greci di organizzare la resistenza. Ma, anche dopo il successo de “Il gladiatore”, i film in tunica e sandali sono ancora troppo ostici per Hollywood, che invece è molto più attenta alle contaminazioni col mondo dei fumetti o dei cartoons. Ecco quindi che la vicenda dei 300 soldati decisi a morire pur di fermare il nemico non è semplicemente ripresa dalla verità storica, ma usa come fonte il libro a fumetti realizzato da Frank Miller (già autore di “Batman” e di “Sin City”) nel 1998. Realizzato totalmente in studio, con l’ausilio del “blue screen” (gli attori recitano in uno studio vuoto, gli ambienti vengono aggiunti in seguito), “300” non lascia niente all’immaginazione: i corpi (più palestrati che scultorei) dei guerrieri spartani chiedono di combattere dalla prima scena, e da subito vengono accontentati. Truci duelli, assalti con daghe, lance, spade, mazze e tutto l’armamentario dell’arma bianca; Persiani che arrivano a ondate, beduini del deserto, ninja (sì, anche quelli!), giganti mutanti, rinoceronti che sembrano elefanti, elefanti che sembrano palazzi; comandati da un Serse che assomiglia più a un manichino di un negozio di piercing che a un guerriero, tutto si scaglia furentemente contro gli spartani, che si fanno beffe in nome della libertà e dell’amata Sparta. Non mancano neanche tradimenti, intrighi, vendette, e un manipolo di vecchi, laidi, orripilanti sacerdoti pronti a vendere le profezie del loro oracolo al miglior offerente. Più simile a un videogioco che a un film, “300” non si distingue certo per la caratterizzazione dei personaggi o per la profondità dei dialoghi; in compenso è avvincente dalla prima all’ultima immagine ed esalterà chiunque riesca a resistere all’ubriacatura del sangue che scorre a fiumi. Sarebbe bello che qualcuno, dopo aver visto il film, andasse a rileggersi quella storia che ancora oggi ha qualcosa da insegnare.,Beppe Musicco,
300
L’armata dei persiani, guidata dall’imperatore Serse, minaccia la Grecia. Sparta decide di non piegarsi e un manipolo di uomini, guidati dal re Leonida, blocca i persiani al valico delle Termopili.