Afghanistan, prologo. Un gruppo di ex membri delle forze speciali, ricercati dall’Interpol, compie un massacro alla ricerca di un milione di dollari che sarebbe stato loro promesso da uno di quei faccendieri che si arricchiscono con la guerra e che era stato un loro committente; prima di ammazzarlo senza pietà, si fanno dire il nome della banca in cui possono trovare i soldi.
Stati Uniti, Chesterford. Kenny, un ragazzo afroamericano con la passione per i video, reagisce a un atto di bullismo picchiando un suo compagno di scuola. Per punizione, su ordine dell’istituto, dovrà passare un giorno con una pattuglia della polizia a scopo educativo. Fa quindi la conoscenza con Mike Chandler – un poliziotto ormai sulla soglia della pensione, che vive con il senso di colpa per non aver aiutato la moglie quando era malata e che ha rapporti difficili con la figlia – e con Steve MacAvoy, che è il genero di Chandler e che sta per diventare padre. Durante il loro giro di perlustrazione, la loro attenzione viene attratta da un Suv nero parcheggiato fuori da una banca. Ci metteranno poco a scoprire che si tratta del veicolo della squadra di paramilitari che ha fatto irruzione in banca, la sta svaligiando e tiene in ostaggio un gruppo di persone. Inizia una violenta guerriglia urbana senza esclusione di colpi (MacAvoy viene gravemente ferito e di lui si prende cura Kenny) che vede coinvolte anche le squadre speciali e l’Interpol.
L’aspetto interessante del film di York Alec Shackleton è che il racconto è ispirato a una storia vera accaduta nel 1997 (la presa della Bank of America North Hollywood) che cambiò per sempre la modalità di agire delle forze di polizia. Per il resto ci troviamo di fronte a uno dei tanti action polizieschi di cui è piena la storia cinematografica di Hollywood. Recitazione piuttosto piatta, tanto ritmo e sangue; l’adrenalina non manca, anche se la parte del prologo in Afghanistan è proprio poco riuscita. Insomma, il classico b movie che si può vedere comodamente in dvd o Blu–ray a casa. 211 – Rapina in corso vede la presenza di un veterano del grande schermo come Nicholas Cage che veste i panni dell’anziano poliziotto con mestiere; pur senza impegnarsi molto, giganteggia rispetto al resto del cast. Ormai Cage, anche per problemi economici, si è specializzato nel partecipare a questi film di seconda fascia (ne gira anche quattro all’anno…), ed è un peccato perché potrebbe regalare al cinema ancora qualcosa di meglio.
Aldo Artosin